La Chiesa approva la devozione a Medjugorje: riconosciuti i frutti spirituali

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La Chiesa approva la devozione a Medjugorje: riconosciuti i frutti spirituali - Fonte: Ilsole24ore | Gaeta.it

L’ufficializzazione da parte della Chiesa Cattolica della devozione a Medjugorje rappresenta un evento significativo nel panorama religioso contemporaneo. Questa decisione, che si inserisce in un contesto di lungo dibattito e approfondimento sulla presunta apparizione mariana avvenuta nel 1981, è stata espressa attraverso la Nota “La Regina della Pace” ed evidenzia come siano stati riscontrati numerosi frutti spirituali, senza però pronunciarsi sulla natura soprannaturale dell’evento.

La storia delle apparizioni di Medjugorje

L'inizio del fenomeno

Medjugorje, una piccola città della Bosnia Erzegovina, è il fulcro di apparizioni mariane che hanno attirato l'attenzione di milioni di fedeli a partire dal giugno del 1981. Gli eventi ebbero inizio quando sei ragazzi affermarono di avere visioni della Madonna, evento che ha suscitato sia grande fervore spirituale che controversie e polemiche a livello ecclesiastico. Nel corso degli anni, Medjugorje è diventata meta di pellegrinaggi e di esperienze religiose, contribuendo a un rinnovamento della vita spirituale per molti.

La posizione della Chiesa

La Chiesa ha mantenuto una certa cautela riguardo le apparizioni, avviando indagini e conferenze per valutare la natura del fenomeno. Tuttavia, nei mesi recenti, grazie all’emanazione di nuove norme canoniche da parte di Papa Francesco, è giunta la decisione di autorizzare la devozione a Medjugorje, stabilendo che esistono frutti spirituali positivi derivanti da essa, pur senza una presa di posizione definitiva sulla loro natura soprannaturale.

Contenuti della nota “La Regina della Pace”

I riconoscimenti e le linee guida

Il documento firmato dal cardinale Víctor Manuel Fernández e mons. Armando Matteo riconosce ufficialmente la bontà dei frutti spirituali di Medjugorje, specificando che ai fedeli è ora permesso di aderire a tale esperienza comunitaria. Il testo, approvato dal Papa il 28 agosto, sottolinea l’impatto positivo che questa pratica ha avuto sui partecipanti, evidenziando conversioni, ritorni ai sacramenti e matrimoni ricostruiti.

Chiarimenti sulla figura dei veggenti

Un aspetto importante della Nota riguarda i messaggi trasmessi dai presunti veggenti. Mentre viene espresso un giudizio complessivamente positivo, ci si premura di chiarire che la posizione della Chiesa non implica un giudizio morale su di loro. Infatti, il documento afferma che i doni spirituali non richiedono necessariamente la perfezione morale degli individui coinvolti, segnalando una apertura alla comprensione e alla valutazione delle esperienze religiose in modo più inclusivo.

Il parere del direttore editoriale della Santa Sede

La pietà popolare come risorsa

Andrea Tornielli, in un editoriale che accompagna la Nota, evidenzia come Papa Francesco consideri la pietà popolare come una risorsa da valorizzare piuttosto che reprimere. Secondo Tornielli, il riconoscimento dei successi spirituali e dei frutti generati da questa esperienza è fondamentale perché testimonia il potere positivo della fede e del culto mariano.

Aggiustamenti sui messaggi

Tornielli sottolinea che, sebbene la Chiesa approvi la devozione, è necessario prestare attenzione ai messaggi rivelati, poiché potrebbero contenere elementi problematici influenzati dalle esperienze personali dei veggenti. Questa attenzione ai "frutti" spirituali invece di un giudizio sugli eventi soprannaturali permette alla Chiesa di accettare e approvare la devozione senza compromettere la sua integrità dottrinale.

L’accoglienza della devozione a Medjugorje segna un cambio di passo nella Chiesa, che riconosce la forza della fede popolare e il suo impatto sulla vita spirituale dei fedeli, continuando a monitorare e guidare il fenomeno con saggezza e discernimento.

Ultimo aggiornamento il 19 Settembre 2024 da Marco Mintillo

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