La chiusura della storica libreria Anglo American Book: un pezzo di Roma scompare

La chiusura della storica libreria Anglo American Book: un pezzo di Roma scompare

La chiusura della storica libreria Anglo American Book a Roma, dopo oltre 70 anni, segna una perdita culturale significativa per la comunità e mette in luce le sfide del commercio locale.
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La chiusura della storica libreria Anglo American Book: un pezzo di Roma scompare - Gaeta.it

La notizia della chiusura definitiva della libreria Anglo American Book, un punto di riferimento culturale per gli amanti dei libri in lingua inglese a Roma, segna un altro triste capitolo per la città. Dopo oltre 70 anni di attività, il negozio di via della Vite cessa la sua esistenza fisica e si trasferirà esclusivamente online, segnando una perdita significativa per la comunità letteraria e per la cultura locale. Ripercorriamo la storia di questo luogo emblematico e le motivazioni dietro questa decisione.

Un’istituzione culturale a Roma

Fondata nel 1953 da Dino Donati, la libreria Anglo American Book è stata una delle prime librerie specializzate in testi in lingua inglese nella capitale. L’idea di Donati, sostenuta economicamente da un ammiraglio americano, si è rivelata geniale: la crescente comunità anglofona a Roma ha permesso alla libreria di prosperare nel tempo. La sede originaria, situata nei pressi di piazza di Spagna, ha accolto clienti affezionati e nuove generazioni di lettori, diventando un simbolo di cultura e interazione tra diverse lingue e culture.

La libreria non era solo un punto vendita, ma un luogo di incontro per eventi letterari, presentazioni di libri e incontri con autori, contribuendo così alla vivacità culturale della città. Questa tradizione ha reso l’Anglo American Book una vera e propria istituzione per studenti, espatriati e italiani appassionati di letteratura anglosassone.

La transizione e le difficoltà affrontate

La decisione di chiudere il negozio di via della Vite non è stata presa a cuor leggero. Due anni fa, il negozio aveva già subito una riduzione delle sue operazioni spostando la propria attività al primo piano dell’edificio, ma ora il destino della libreria è segnato. Cristina Donati, 63 anni e attuale proprietaria, ha espresso il dispiacere per la situazione attuale: “Il proprietario ha richiesto l’immobile e dobbiamo necessariamente andarcene,” ha dichiarato. La vendita dell’appartamento a scopi commerciali, con l’idea di trasformarlo in un bed & breakfast, rappresenta l’ennesima testimonianza della trasformazione urbanistica di Roma, dove i negozi storici stanno scomparendo a favore di nuove attività.

Cristina si è battuta per mantenere viva la libreria, cercando anche sostegno presso le ambasciate americana e britannica, ma senza successo. Questo vuoto lascia un segno profondo sulla vita culturale e sociale della città, mostrando come i cambiamenti nel panorama commerciale stiano erodendo i luoghi di aggregazione e cultura.

Un futuro incerto e la speranza per la cultura

Nonostante le difficoltà, Cristina ha immaginato anche un possibile trasferimento in periferia, alla ricerca di una nuova location per continuare l’attività. Tuttavia, la mancanza di risorse finanziarie ha reso questo sogno irrealizzabile. “Saremmo felici se qualche giovane libraio volesse continuare questa storia. Lo Stato ha programmi di sostegno per i ragazzi sotto i 35 anni, ma noi ormai siamo fuori da questo gioco,” ha osservato.

Resta viva la speranza che una nuova generazione di librai possa raccogliere il testimone della cultura libraria a Roma. “Se un giovane libraio fosse disponibile a portare avanti questa tradizione, sarei felice di offrire la mia consulenza,” ha detto con un barlume di ottimismo.

La chiusura dell’Anglo American Book è un segnale chiaro: senza un intervento deciso per tutelare i luoghi storici e culturali, anche Roma rischia di perdere non solo negozi e attività, ma veri e propri simboli della sua identità. Con la digitalizzazione in aumento e il cambiamento delle abitudini di consumo, la sfida per le librerie è più che mai attuale e complessa, ma la speranza rimane, alimentata dalla passione e dall’amore per la letteratura.

Ultimo aggiornamento il 31 Dicembre 2024 da Armando Proietti

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