La ciclovia del Foglia: un passo avanti per la mobilità sostenibile nelle Marche

La ciclovia del Foglia: un passo avanti per la mobilità sostenibile nelle Marche

La Regione Marche investe nella mobilità sostenibile con la Ciclovia del Foglia, un progetto da 5,5 milioni di euro che collegherà Pesaro e i comuni limitrofi, promuovendo turismo e qualità della vita.
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La ciclovia del Foglia: un passo avanti per la mobilità sostenibile nelle Marche - Gaeta.it

La Regione Marche continua a investire nella realizzazione di opere fondamentali per il futuro delle comunità locali, con particolare attenzione alla mobilità sostenibile. Tra i progetti in corso, spicca la Ciclovia del Foglia, un’infrastruttura che collegherà Pesaro con i comuni di Vallefoglia, Tavullia e Montecalvo in Foglia. Questa iniziativa non solo migliora la viabilità nella zona, ma promuove anche un modo di spostarsi più ecologico e sostenibile.

La ciclovia del Foglia: un progetto ambizioso

Il progetto della Ciclovia del Foglia si preannuncia come una delle opere più significative per il territorio marchigiano. Rivestendo un’importanza strategica, mira a connettere Pesaro con le bellezze naturali e culturali della valle circostante. Recentemente, l’Assessore alle Infrastrutture e ai Lavori Pubblici, Francesco Baldelli, ha sottolineato come il percorso stia avvenendo a ritmi sostenuti. Infatti, sono già stati recuperati 3 milioni di euro per completare il tracciato che porterà al capoluogo.

Il sopralluogo effettuato da Baldelli e dal Sindaco Biancani nell’area dell’ex Pica ha permesso di affrontare le criticità emerse durante i lavori, evidenziando l’impegno delle istituzioni locali nel superare ostacoli e garantire la realizzazione del progetto. Con un investimento totale di 5,5 milioni di euro, la ciclovia si estenderà per 15 chilometri e costituirà un importante itinerario non solo per i turisti, ma anche per i residenti che vorranno utilizzare queste piste per recarsi a scuola o al lavoro.

Infrastrutture moderne per opportunità di crescita

Il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ha enfatizzato la necessità di dotare il territorio di una rete infrastrutturale moderna e intermodale. Questo approccio strategico mira a favorire la crescita economica della regione, migliorando la qualità della vita. L’Assessore Baldelli ha evidenziato come la Ciclovia del Foglia rappresenti un’opportunità per valorizzare il patrimonio paesaggistico marchigiano, promuovendo un turismo sostenibile e contribuendo all’economia locale.

Fondamentale è anche la progettazione di opere d’arte che saranno parte integrante del tracciato ciclabile. Il ponte ciclopedonale di Tavullia, inaugurato di recente, rappresenta un simbolo di questa trasformazione. La realizzazione di queste strutture, in acciaio corten, non solo assicura l’innovazione tecnica, ma risponde anche a specifiche esigenze estetiche e funzionali.

Un impegno concreto per le ciclovie marchigiane

Il ponte ciclopedonale sul fiume Foglia in località Padiglione non è il solo elemento di spicco del progetto. Entro breve tempo, è prevista l’inaugurazione di un ulteriore ponte nel territorio di Vallefoglia, completando così la rete di collegamenti ciclabili nella zona. L’Assessore Baldelli ha confermato che sono stati già realizzati oltre 140 chilometri di ciclovie in tutta la regione, con un investimento che supera i 45 milioni di euro.

A questi fondi si aggiungono ulteriori 27,5 milioni di euro ottenuti dal Governo nazionale per il completamento della Ciclovia Adriatica, un chiaro segno di una strategia lungimirante per la Regione Marche. La crescita di questi progetti infrastrutturali non solo favorisce il turismo, ma promuove anche uno stile di vita più sano e rispettoso dell’ambiente. La Slovenia, ma anche il resto d’Europa, guarda con attenzione a come si stanno sviluppando questi percorsi, che rappresentano una vera e propria alternativa sostenibile ai mezzi di trasporto tradizionali.

La realizzazione della Ciclovia del Foglia è dunque un passo importante verso un futuro più sostenibile e interconnesso per le comunità marchigiane.

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