La cina smentisce negoziati commerciali con gli usa e definisce false le notizie su accordi imminenti

La cina smentisce negoziati commerciali con gli usa e definisce false le notizie su accordi imminenti

Le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti si intensificano: Pechino smentisce trattative sui dazi, richiede dialogo basato su parità e rispetto, mentre i mercati internazionali restano in allerta.
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Le tensioni commerciali tra Cina e Stati Uniti restano alte: Pechino nega trattative in corso sui dazi e chiede condizioni di parità per un dialogo futuro, mentre il contesto globale rimane incerto e influenzato dalle dichiarazioni ufficiali. - Gaeta.it

Le tensioni tra Cina e Stati Uniti sul commercio continuano a creare incertezza. Negli ultimi giorni, alcune fonti americane avevano parlato di trattative in corso e di un possibile accordo sui dazi. Pechino, però, respinge queste affermazioni, ribadendo una posizione ferma e annunciando che i colloqui finora non ci sono stati.

La posizione ufficiale della cina sui negoziati con gli stati uniti

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Guo Jiakun, ha dichiarato con precisione che, a sua conoscenza, tra Cina e Stati Uniti non si sono svolti né consultazioni né negoziati riguardo ai dazi. Queste parole, diffuse tramite i media statali, smentiscono chiaramente le varie notizie americane che menzionavano trattative in corso. Guo ha definito quelle informazioni come “false”, chiarendo che non esiste al momento alcun accordo raggiunto tra le due potenze economiche. Le sue dichiarazioni mostrano una linea diplomatica dura, ma non preclusiva al dialogo.

Le condizioni poste dalla cina per un confronto con gli stati uniti

Se gli Stati Uniti desiderano aprire un canale di discussione sul tema commerciale, la Cina ha indicato alcune condizioni fondamentali. Guo Jiakun ha sottolineato che il dialogo deve seguire principi di parità, rispetto e reciprocità. Questo implica che i colloqui non possono essere sbilanciati o vincolati a una posizione unilaterale. Inoltre, pur ribadendo la volontà di combattere eventuali misure commerciali discordanti, Pechino lascia aperta la porta a futuri contatti. Questa modalità riflette un approccio volto a mantenere il controllo della situazione e a non concedere nulla che non sia negoziato in termini equilibrati.

Il contesto delle tensioni commerciali tra cina e stati uniti nel 2025

Da diversi anni, i rapporti tra Cina e Stati Uniti sono segnati da questa serie di attriti legati ai dazi e alle politiche commerciali. Le decisioni di Washington di imporre tariffe a prodotti cinesi avevano scatenato una serie di risposte da parte di Pechino, portando il confronto a livelli elevati. Nel 2025, la situazione resta complicata, soprattutto perché le dinamiche globali del commercio richiedono a entrambe le parti di trovare un equilibrio. Le recenti dichiarazioni ufficiali cinesi aggiungono un ulteriore elemento di incertezza rispetto a eventuali passi avanti nelle negoziazioni che precedentemente erano stati annunciati dagli Stati Uniti.

Le reazioni internazionali e le possibili conseguenze sui mercati

Le notizie sul mancato avvio di negoziati e sulla negazione di accordi commerciali hanno subito influenzato l’attenzione degli operatori finanziari e delle istituzioni economiche. In un contesto globale già fragile, questo tipo di frizioni tra due grandi economie può generare impatti sui mercati delle materie prime e sulle borse internazionali. Il messaggio di Pechino su una possibile risposta “combattiva” in caso di aperture unilaterali da parte degli Stati Uniti aggiunge tensione agli equilibri. Le reazioni delle cancellerie e delle organizzazioni economiche potrebbero farsi sentire nelle prossime settimane, quando sarà evidente se effettivamente si apriranno canali di dialogo o se le opposizioni cresceranno.

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