In occasione del 25 aprile, Bologna ospita un evento speciale dedicato a una pagina poco conosciuta della Resistenza italiana. La Cineteca presenta un docufilm che illumina il ruolo di Genoeffa Cocconi, madre dei sette fratelli Cervi fucilati nel 1943, dando voce a una memoria spesso trascurata.
il film che racconta Genoeffa Cocconi e i fratelli Cervi
Il 25 aprile al Cinema Modernissimo di Bologna, alle 17:45, sarà proiettato “Genoeffa Cocconi: i miei figli, i fratelli Cervi”. Il documentario dura 55 minuti, ed è il frutto del lavoro di Marco Mazzieri e Lorena Ravanetti , prodotto dalla Aleo Film con il supporto della Regione Emilia-Romagna tramite Emilia-Romagna Film Commission. Il film ripercorre la storia dei fratelli Cervi, arrestati e giustiziati nel dicembre 1943 al Poligono di Tiro di Reggio Emilia come rappresaglia nazifascista, ma mette in evidenza soprattutto la figura della madre, Genoeffa, interpretata da Lucia Vasini.
un dialogo tra passato e presente
Il racconto non è semplicemente un resoconto storico. La narrazione si concentra su un dialogo immaginario tra Genoeffa e Chiara, una giovane ricercatrice contemporanea interpretata da Maria Vittoria Dallasta. Questo scambio fra passato e presente fa emergere molte domande su libertà, giustizia e coraggio, valori che restano centrali ancora oggi. Il film cerca così di far incontrare la memoria della Resistenza con il dibattito odierno.
uno sguardo sulle donne nella Resistenza emiliana
La storia dei Cervi è spesso raccontata attraverso l’esperienza degli uomini, ma questo film si sofferma sulle protagoniste femminili, valorizzando la vita delle contadine emiliane coinvolte nella lotta partigiana. Genoeffa Cocconi non è solo la madre dei sette fratelli; rappresenta anche il punto di riferimento di una famiglia che ha scelto di opporsi al regime, pagando un prezzo durissimo.
le voci di chi ha vissuto quei momenti
Attraverso le voci di alcune donne che hanno vissuto direttamente o indirettamente quegli eventi, la narrazione si arricchisce. Ospiti come Fiorella Mannoia, Liliana Cavani e Benedetta Tobagi prestano la loro voce per dare corpo a un racconto che unisce testimonianze dirette e riflessioni sull’epoca. Ci sono anche interventi di persone legate alla famiglia Cervi, come Maria Morotto, nipote di Genoeffa, e Edies Reverberi, moglie di Ennio Cervi.
La scelta di mettere al centro le donne fa emergere un volto meno noto della Resistenza, quello delle famiglie e delle comunità rurali che hanno contribuito alla lotta contro l’occupazione. Nel film, l’esperienza di Genoeffa si intreccia con quella di molte altre donne emiliane, spesso coinvolte in prima persona nei rischi della guerra e delle repressioni.
elementi innovativi e il percorso del film nelle sale italiane
La pellicola offre anche elementi visivi e sonori particolari che arricchiscono il racconto. Le animazioni realizzate da Sara Jane Lessio danno una forma stilizzata e originale a passaggi delicati della storia, mentre immagini d’archivio restituiscono uno spaccato del periodo e delle condizioni di quegli anni.
musica e immagini per una memoria intensa
La colonna sonora è firmata da Pietro Cantarelli e include “Mariposa”, brano interpretato da Fiorella Mannoia vincitore del Premio Sergio Bardotti al Festival di Sanremo 2024. Il mix di musica e immagini mira a creare un’atmosfera intensa e partecipata.
Il docufilm è momentaneamente protagonista di un tour che da gennaio lo porta in diverse città italiane, nelle scuole e nelle sale cinematografiche, inserito nella rassegna “Viva la libertà” della Cineteca di Bologna. La presenza a Bologna, città simbolo della Resistenza, è strategica per rafforzare il legame fra memoria storica e società contemporanea.
Alla proiezione bolognese parteciperanno Alessandro Leo , Marco Mazzieri , Lorena Ravanetti , Lucia Vasini e Maria Vittoria Dallasta, offrendo così un confronto diretto con il pubblico sulle scelte narrative e sul valore storico del documentario.