Ogni giorno a Roma si preparano oltre 1 milione di cappuccini e bevande al caffè con l’aggiunta di latte, consumando circa 30 mila litri di caffè espresso e più di 120 mila litri di latte fresco. Questo settore genera un volume d’affari di 360 milioni di euro l’anno, sottolineando l’importanza del latte fresco per i bar della Capitale. Oggi, questo segmento si rinnova grazie alla collaborazione tra due marchi storici: Centrale del Latte di Roma e Castroni.
L’evento di presentazione: una mattinata speciale da Castroni
Questa mattina, nel rinomato punto vendita di Castroni in via Cola di Rienzo, è stata celebrata l’adesione al progetto Bartist della Centrale del Latte di Roma. Questo progetto è stato inaugurato con una degustazione di cappuccini, offrendo una gamma che spaziava dal classico cappuccino al cappuccino alla spirulina per un effetto detox, fino al cappuccino antiossidante alla barbabietola e quello anti-age al Matcha. Non sono mancati i gusti più golosi come vaniglia e nocciola.
Dichiarazioni di Fabio Massimo Pallottini e Roberto Castroni
Fabio Massimo Pallottini, Presidente della Centrale del Latte di Roma, ha sottolineato:
“L’accordo con un marchio storico come Castroni conferma che il nostro latte è un prodotto eccezionale con qualità organolettiche uniche. Questa collaborazione rinnova e rilancia il nostro impegno sul territorio, dove distribuiamo oltre 480.000 litri di latte fresco ogni mese tra circa 2.250 locali commerciali”.
Roberto Castroni ha aggiunto:
“Per un buon cappuccino ricco di schiuma serve un latte fresco con il giusto dosaggio di grassi, proteine e lattosio. Per questo abbiamo scelto il Latte Alta Qualità della Centrale del Latte di Roma. In estate, il cappuccino freddo è molto richiesto, ma i turisti amano il cappuccino caldo tutto l’anno”.
Il progetto Bartist: una rete di bar di qualità
Il progetto Bartist, lanciato a febbraio grazie all’accordo tra Centrale del Latte di Roma, FIPE e FIEPET, con il sostegno dell’Assessorato alle Politiche della Sicurezza, Attività Produttive e Pari Opportunità di Roma Capitale, è il pilastro del piano di rilancio della Società. Questo progetto mira a consolidare la tradizione italiana della colazione e a rafforzare la posizione della Centrale del Latte di Roma nel mercato, dopo il passaggio della proprietà al Comune di Roma e agli allevatori del Lazio.
Formazione e certificazione: i pilastri del progetto Bartist
Bartist prevede la formazione dei baristi sulle caratteristiche del latte e la fornitura di un certificato di qualità che rende riconoscibili i bar aderenti al circuito. Inoltre, sono stati nominati gli Ambassador del Latte, figure di spicco nel settore come Paolo Costantini, Evelina Pica, Eugenio Morrone, Onorio Vita e Christian Monaco, per promuovere il prestigio della Centrale del Latte di Roma.
L’accademia del latte: un’opportunità per i giovani romani
Il progetto Bartist include anche la creazione di un’Accademia del Latte, destinata a diventare un punto di riferimento per i giovani romani che desiderano intraprendere una carriera nel mondo del food.
Centrale del Latte di Roma: una tradizione di qualità e innovazione
La Centrale del Latte di Roma ha una storia di oltre cento anni, caratterizzata da tradizione, qualità e innovazione. L’azienda è un punto di riferimento nella produzione e distribuzione del latte fresco, garantendo massimi standard di qualità e sicurezza. Con un rigoroso controllo della filiera produttiva e una costante attenzione alla sicurezza alimentare, la Centrale del Latte di Roma continua a essere leader nel mercato, distribuendo oltre 480.000 litri di latte fresco in circa 2.250 locali della Capitale.
Ultimo aggiornamento il 14 Giugno 2024 da Fabio Belmonte