La Comunità Papa Giovanni XXIII celebra don Oreste Benzi con un’iniziativa di solidarietà in tutta Italia

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La Comunità Papa Giovanni XXIII celebra don Oreste Benzi con un'iniziativa di solidarietà in tutta Italia - Fonte: Vaticannews | Gaeta.it

Sabato 21 e domenica 22 settembre, in diverse città italiane, la Comunità Papa Giovanni XXIII darà il via a una significativa iniziativa di raccolta fondi in onore di don Oreste Benzi, fondatore dell'associazione nel 1968. Questa attività non solo celebrerà il centenario della sua nascita, ma servirà anche a sostenere il progetto "Un Pasto al Giorno", volto a combattere la povertà e promuovere l'accesso all'acqua potabile in Kenya. La distribuzione del calendario 2024-2025 dedicato al sacerdote sarà il fulcro di questa iniziativa, contribuendo a sensibilizzare l’opinione pubblica sui problemi legati all'emarginazione.

Un'iniziativa dedicata alla memoria di don Oreste Benzi

La Comunità Papa Giovanni XXIII, in occasione dell'anniversario della nascita di don Oreste Benzi, presenterà un calendario specificamente creato per onorarne la memoria. Questo calendario non si limita a segnare il passare del tempo, ma è pensato anche per ispirare un cambio positivo nella società. Ogni mese affronta temi di rilevanza sociale come la lotta contro la povertà, l'accoglienza degli emarginati e l'importanza dell'istruzione. Questi argomenti hanno un forte impatto sulle vite di milioni di persone e mirano a stimolare la riflessione e l'azione da parte di individui e gruppi.

La Comunità sottolinea che il ricavato della distribuzione del calendario andrà a beneficio del progetto "Un Pasto al Giorno", che ha come obiettivo garantire un pasto caldo a coloro che vivono in circostanze difficili. La scelta di associare il calendario alla missione di don Benzi ribadisce l'importanza delle sue opere e il suo impegno a favore dei meno fortunati.

La nascita di "Un Pasto al Giorno"

Il progetto "Un Pasto al Giorno" ha radici profonde, risalenti al 1985. Dopo una missione in Africa, don Benzi si rese conto che con sole 10.000 lire al mese era possibile sfamare una persona. Da qui l'idea di avviare un progetto concreto che potesse garantire pasti e supporto non solo in Italia, ma a livello globale. Oggi, attraverso le sue 372 strutture di accoglienza, la Comunità è in grado di fornire ben 7,5 milioni di pasti all'anno a chi necessita di supporto.

In Italia, il progetto ha un impatto diretto su 2399 persone, offrendo oltre ai pasti, anche un rifugio e un accompagnamento psicologico e sociale. La Comunità ha sviluppato un approccio olistico che mira a ricostruire il futuro dei beneficiari, trasformando la loro vita da una condizione di emergenza a una di dignità e stabilità.

L'emergenza idrica in Kenya

Attualmente, gran parte delle risorse raccolte saranno destinate all'emergenza idrica che colpisce il nord-ovest del Kenya. Le popolazioni locali, in particolare quelle del Lago Turkana, stanno affrontando la peggiore siccità degli ultimi quarant'anni. Le Nazioni Unite hanno messo in evidenza che la situazione è diventata critica, con l'acqua potabile sempre più scarsa e le risorse idriche inquinabili.

Per affrontare questa crisi, la Comunità Papa Giovanni XXIII ha avviato nuovi progetti, tra cui la costruzione di pozzi e desalinizzatori. A partire da quest'anno, è stato avviato un piano che prevede il potenziamento dell'approvvigionamento idrico nei villaggi di Altuwo e Moite, nonché il miglioramento dell'impianto idrico di Gatab. Questi interventi garantiranno non solo l'accesso all'acqua potabile per le famiglie, ma anche per le scuole, contribuendo così a migliorare la salute e il benessere dell'intera comunità.

Il supporto alla comunità locale

Secondo Simone Ceciliani, coordinatore dei progetti in Kenya per la Comunità Papa Giovanni XXIII, la missione della comunità non si limita solo all'approvvigionamento di acqua, ma include anche la fornitura di pasti per i bambini e il rafforzamento delle strutture sanitarie. Dal 1998, la Comunità è presente in Kenya e ha deciso di concentrare i suoi sforzi nella critica area del Lago Turkana, dove la mancanza di piogge ha messo in difficoltà migliaia di famiglie negli ultimi tre anni.

I progetti attuali, che includono mense scolastiche destinate a 800 bambini, hanno già mostrato risultati tangibili, aumentando le iscrizioni e la frequenza scolastica. È chiaro che il lavoro della Comunità Papa Giovanni XXIII non solo risponde a esigenze immediate, ma ha l’ambizione di portare avanti un cambiamento a lungo termine per le popolazioni più vulnerabili. Queste iniziative rappresentano un impegno concreto per migliorare le condizioni di vita degli individui e delle comunità in difficoltà, ripristinando dignità e autonomia.

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2024 da Armando Proietti

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