Riscoprire il legame tra agricoltura e sostenibilità è il messaggio chiave emerso dalla seconda tappa del Biotour, tenutasi al Mulino Val d’Orcia, uno dei fiori all’occhiello della Toscana. Questo evento, parte del progetto BEING ORGANIC in EU, promosso da FederBio in collaborazione con Naturland e sostenuto anche dall’Unione Europea, ha concentrato la sua attenzione sulla filiera della pasta biologica, sottolineando l’importanza di pratiche agricole rispettose dell’ambiente.
Le tappe del Biotour: dall’idea alla realizzazione
Dopo il primo appuntamento dedicato al vino biologico a Grottaferrata, il Biotour continua il suo percorso attraverso le diverse realtà agricole italiane con l’intento di valorizzare il mondo del biologico. Durante l’evento, il noto conduttore e autore televisivo Massimiliano Ossini ha guidato i partecipanti in un viaggio alla scoperta delle pratiche agricole responsabili. L’obiettivo è chiaro: formare una coscienza collettiva riguardo l’importanza della sostenibilità e della salute nel settore agroalimentare. Queste tappe non sono solo occasioni di approfondimento ma rappresentano un ripensamento delle filiere produttive italiane in chiave etica e sostenibile.
La scelta di celebrare la Giornata mondiale del suolo il 5 dicembre ha ulteriormente evidenziato quanto sia essenziale proteggere la fertilità del terreno e la biodiversità. La fragilità dell’ambiente è un tema attuale che chiama a un impegno concreto per salvaguardare le risorse naturali.
La produzione agricola biologica: pratiche e tecniche
La giornata è stata caratterizzata da un percorso che unisce la tradizione agricola all’innovazione. Nei campi dell’azienda, prospicienti la storica cittadina di Pienza, si coltivano grani antichi come il Senatore Cappelli e il Verna, varietà adatte al regime biologico e ai terreni argillosi della zona. Luchino Grappi, proprietario dell’azienda e agricoltore con esperienza, ha illustrato l’importanza delle rotazioni e della gestione naturale del suolo. Queste pratiche contribuiscono a mantenere la fertilità e a promuovere l’agrobiodiversità, tutto senza l’uso di chimici.
Uno degli aspetti salienti del suo intervento è stata la descrizione della piantumazione: per ogni metro quadrato di terreno vengono sparsi ben mille semi. La coltivazione di cereali antichi è iniziata nel 2010, frutto di una collaborazione con l’Università di Firenze, e attualmente si estende su circa 3000 mq. Questo approccio non solo tutela l’ambiente, ma promuove anche una maggiore salute dei suoli.
Dalla macinazione alla pasta biologica
Il percorso produttivo prosegue nel mulino a pietra, dove Amedeo Grappi, figlio di Luchino, ha spiegato il processo di macinazione. Qui, il raccolto viene conservato in un magazzino a temperatura controllata, al di sotto dei 15 gradi, per preservarne la qualità. La molitura avviene a bassa velocità grazie a una macina a pietra, un metodo che salvaguarda le proprietà nutrizionali e organolettiche delle farine integrali. Questo è un esempio pratico di come l’innovazione possa coesistere con la tradizione.
L’ultimissima fase della produzione vede la trasformazione delle farine biologiche nel pastificio dell’azienda. Qui la pasta è prodotta attraverso un procedimento di lenta essiccazione e trafilatura al bronzo, garantendo sapori autentici e una qualità superiore. Ogni fase del processo è curata nei minimi dettagli, dalla scelta delle materie prime al confezionamento del prodotto finale.
Un progetto che guarda al futuro
L’evento del Biotour non è solo un’opportunità per far conoscere le buone pratiche dell’agricoltura biologica; rappresenta un inizio di un viaggio che continuerà, a breve, in altre regioni d’Italia. Questa iniziativa permette di esplorare nuove filiere e di mettere in luce i benefici ambientali, economici e sociali del metodo biologico.
Dal rispetto per il suolo alla cura delle comunità coinvolte, il Biotour si configura come un progetto capace di intrecciare tradizione e progresso, esprimendo una narrazione che va al di là dei confini dei campi coltivati, per abbracciare una visione più ampia sul futuro della produzione alimentare.
Ultimo aggiornamento il 5 Dicembre 2024 da Armando Proietti