La Coppa Italia si avvia verso la conclusione della sua edizione 2023-2024. Con le semifinali di andata già disputate tra Empoli e Bologna e tra Milan e Inter, il trofeo è a un passo dall’essere assegnato. La competizione ha visto fino ad ora una notevole affluenza di pubblico, ma si notano anche alcuni segnali di calo negli ascolti televisivi, che meritano attenzione. La distribuzione dei diritti tv, nonché le cifre che le squadre possono incassare, completano il quadro di questo torneo emozionante.
Risultati delle semifinali e ascolti tv
Le semifinali di andata hanno offerto risultati contrastanti. Da un lato, il derby tra Milan e Inter si è concluso in pareggio 1-1, mantenendo aperte le possibilità per entrambe le squadre. Dall’altro lato, il Bologna ha capitalizzato in modo decisivo sul campo dell’Empoli, infliggendo un 3-0 che lascia presagire la sua avanzata verso la finale. Questo incontro, trasmesso da Mediaset, ha registrato 2.178.000 spettatori, segnando uno share del 10,8%, un risultato piuttosto modesto rispetto agli standard storici della competizione.
Il dato è particolarmente significativo se confrontato con le semifinali degli ultimi quindici anni. L’unico incontro a registrare numeri inferiori è stato Roma-Udinese nel 2009-10, che ha visto solo 1.984.000 spettatori. Anche a livello di share, Udinese-Fiorentina del 2013-14 ha fatto registrare il dato più basso con il 10,61%. In sintesi, la semifinale Bologna-Empoli dimostra di essere una delle meno seguite, suggerendo un possibile calo di interesse per il torneo.
La questione dei diritti tv
Riguardo ai diritti televisivi, la stagione 2023-2024 segna l’inizio di un nuovo ciclo. Mediaset ha acquisito i diritti per la Coppa Italia e la Supercoppa italiana, investendo 56 milioni di euro, tra quota fissa e variabile, oltre a 2 milioni di euro per i costi fissi. Questo investimento comporta un’immissione di liquidità di 58 milioni di euro nelle casse delle squadre partecipanti alla Serie A.
La rilevanza economica di questo accordo non può essere sottovalutata. Infatti, i diritti tv rappresentano una delle principali fonti di finanziamento per i club, specialmente in un contesto in cui il calcio italiano sta cercando di recuperare terreno nei confronti dei maggiori campionati europei.
Le ricompense per le squadre vincitrici
Il premio in denaro per le squadre che partecipano alla Coppa Italia è significativo. Per la stagione corrente, il club vincitore della Coppa Italia porterà a casa circa 7,6 milioni di euro, mentre la finalista avrà un ricavo di circa 5 milioni. Queste somme non includono gli introiti derivanti dalle partite casalinghe, che possono ulteriormente incrementare le entrate delle squadre.
I premi distribuiti per cada fase del torneo sono calcolati in percentuale sul montepremi complessivo, il quale a sua volta è influenzato dai contratti di diritti tv stipulati all’estero. Alcuni paesi preferiscono acquisire solo i diritti per alcune partite, come la finale. Di conseguenza, per avere un quadro economico di riferimento chiaro, sarà necessario attendere la conclusione della competizione. In generale, si prevede che il montepremi per il club vincitore possa superare i 7 milioni di euro, come avvenuto nella passata stagione con la Juventus.
In un contesto di competizioni sempre più impegnative, la Coppa Italia non smette di salire agli onori delle cronache sportive, mixando competizione intensa e rilevanza economica.