La coppettazione: tecnica antica tra tradizione e controversia al centro dell'attenzione olimpica

La coppettazione: tecnica antica tra tradizione e controversia al centro dell’attenzione olimpica

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La coppettazione: tecnica antica tra tradizione e controversia al centro dell'attenzione olimpica - Gaeta.it

La coppettazione, una pratica terapeutica dalle antiche origini, ha recentemente riacceso i riflettori grazie ai segni distintivi su alcuni atleti ai Giochi Olimpici di Parigi, in particolare su Nicolò Martinenghi, medagliato d’oro nel nuoto. Sebbene questa tecnica cinese sia storicamente nota, le evidenze scientifiche sul suo impiego e sulla sua efficacia rimangono soggette a dibattito.

Cos’è la coppettazione e come funziona

La coppettazione è una tecnica di medicina alternativa che si basa sulla creazione di un vuoto all’interno di coppe applicate sulla pelle. Questa pratica è nota per il suo utilizzo nel trattamento di diverse condizioni, distruggendo, in alcuni casi, il dolore o l’infiammazione. La versione tradizionale del metodo prevede l’uso di una miscela combustibile come alcol o erbe. Una volta accesa, la sostanza viene collocata all’interno di una tazza di vetro; il fuoco estrae l’aria, creando un vuoto che permette alla coppa di aderire alla pelle.

In alternativa, la coppettazione moderna utilizza pompe di gomma per creare il vuoto. Una volta posizionata, la coppa rimane sulla pelle per un periodo che può variare da 5 a 10 minuti, durante il quale la pelle viene sollevata e i vasi sanguigni sotto di essa si dilatano. Storicamente, questa tecnica è stata utilizzata in diversi luoghi del mondo, inclusi Cina ed Egitto, per affrontare disturbi come dolori muscolari, vertigini e problematiche mestruali. È persino citata tra i rimedi tradizionali da Maometto.

L’opinione degli atleti e della comunità medica

Molti atleti, tra cui nomi illustri come Michael Phelps e Karim Benzema, hanno scelto di utilizzare la coppettazione per migliorare le loro prestazioni sportive e per il recupero fisico. Gli sportivi sostengono che la procedura non solo allevia il dolore muscolare, ma contribuisce anche a un miglioramento del benessere generale, contrastando sintomi di stress e ansia.

Tuttavia, la comunità scientifica si dimostra scettica riguardo all’efficacia di tali affermazioni. Negli ultimi anni, gli studi condotti per valutare l’efficacia della coppettazione hanno generato risultati contrastanti. Uno studio del 2023 ha analizzato la sua applicazione per la riabilitazione muscoloscheletrica tramite la revisione di casi documentati tra il 1990 e il 2019. I ricercatori hanno trovato prove di bassa e moderata evidenza a favore della coppettazione, suggerendo che potrebbe essere un intervento utile per ridurre il dolore e migliorare la circolazione sanguigna, presentando pochi effetti avversi.

Nonostante ciò, l’incidenza degli eventi avversi è stata registrata come molto bassa, con la formazione di segni sulla pelle che possono persistere fino a una settimana come conseguenza più comune del trattamento.

Le controversie e le restrizioni nel panorama sanitario

La coppettazione, sebbene possa apparire come una pratica innocua, ha suscitato dibattiti significativi tra esperti e professionisti della salute. In particolare, la situazione in Francia ha evidenziato delle criticità: nel 2021, l’associazione nazionale dei massaggiatori e dei fisioterapisti ha imposto un divieto sull’uso di questa tecnica, alzando interrogativi riguardo alla sua sicurezza e alla professionalità di chi la pratica.

L’assenza di consenso tra i professionisti della salute è un aspetto importante da considerare, soprattutto in un contesto come gli Olimpici, dove gli atleti cercano continuamente vantaggi competitivi. La decisione di adottare la coppettazione può comportare delle implicazioni non solo per il benessere degli sportivi, ma anche per la loro reputazione e la fiducia nelle pratiche mediche.

La continua attenzione mediatica rivolta a questo tema, unita alla presenza di atleti famosi che ne attestano l’uso, potrebbe influenzare ulteriormente la percezione pubblica e professionale sulla coppettazione. Le evidenze scientifiche e i dibattiti attuali rimangono quindi al centro del confronto sanitario e sportivo, evidenziando tanto le potenzialità quanto i limiti di questa antica pratica.

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