La Corea del Nord, per anni considerata una delle destinazioni più enigmatiche e affascinanti del mondo, ha annunciato la riapertura delle sue frontiere ai turisti internazionali a partire dal prossimo dicembre. Dopo un lungo periodo di chiusura dovuto alla pandemia di COVID-19, l’interesse per il turismo nel Paese è tornato a crescere, creando aspettativa tra gli appassionati di viaggi avventurosi e gli operatori del settore.
L’annuncio della riapertura delle frontiere
A metà agosto, il governo della Corea del Nord ha reso noto che il Paese riaprirà le sue porte ai viaggiatori internazionali, a lungo atteso dalle agenzie turistiche e dai turisti. Simon Cockerell, direttore di Koryo Tours, ha condiviso con Euronews l’entusiasmo per la notizia, che segna un importante cambio di rotta dopo quasi cinque anni di chiusura. Il primo obiettivo sarà l’area di Samjiyon, una località a lungo dimenticata ma che ha subito notevoli sviluppi infrastrutturali negli ultimi anni. Sebbene i dettagli siano ancora limitati, molti si preparano a esplorare la capitale Pyongyang e altre aree del Paese.
L’attesa per la riapertura ha suscitato grande interesse tra gli appassionati di viaggi e le agenzie specializzate, che per anni hanno proposto pacchetti per visitare l’affascinante territorio nordcoreano. Tuttavia, Cockerell avverte che i turisti devono essere pazienti, poiché potrebbero esserci ulteriori sviluppi e aggiornamenti per quanto riguarda le modalità di accesso e i pacchetti disponibili.
Cosa visitare in Corea del Nord
Fino al gennaio 2020, la Corea del Nord era una destinazione appetibile per molti turisti, con diverse opzioni di tour proposti dalle agenzie. I viaggiatori potevano scegliere itinerari che andavano dalla vivace capitale Pyongyang al Monte Paektu, passando per la costa est e giungendo fino al confine con la Corea del Sud. Le esperienze variavano da semplici escursioni di pochi giorni a viaggi più lunghi che includevano attività culturali, esplorazioni nella natura e la partecipazione a festival locali.
Koryo Tours, fondata nel 1993, ha accolto ogni anno circa 2.000 turisti, provenienti da vari Paesi, tra cui Regno Unito, Germania e Paesi Bassi, offrendo loro la possibilità di immergersi nella cultura nordcoreana. Con la pianificazione attuale, la maggior parte delle agenzie sembra concentrarsi sulla sola destinazione di Samjiyon per il primo periodo di riapertura, lasciando ai viaggiatori l’incertezza su quali altre località potranno essere visitate.
Samjiyon: la nuova meta per i turisti
Samjiyon, situata nel nord della Corea del Nord vicino al confine con la Cina, sarà la prima località ad accogliere turisti. Negli ultimi cinque anni, la città è stata trasformata da un semplice villaggio a una vera e propria città, con nuovi hotel, strade e musei. Tuttavia, come sottolineato da Cockerell, nessuno ha ancora avuto l’opportunità di constatare di persona le nuove infrastrutture.
La città è situata alle pendici del monte Paektu, un luogo di grande importanza culturale e storica per la Corea del Nord. Considerata la montagna più alta della penisola, il monte Paektu è anche un vulcano con un lago molto suggestivo, successo narrativo della propaganda del regime, che lo considera il punto di partenza per la rivoluzione di Kim Il-sung. La presenza di queste attrattive naturali potrebbe contribuire a richiamare turisti desiderosi di scoprire la bellezza del Paese.
Esperienze di chi ha visitato la Corea del Nord
Alcuni turisti hanno condiviso le loro esperienze personali in Corea del Nord, evidenziando come la cultura e l’ospitalità delle persone abbiano contribuito a creare ricordi significativi. Joseph Chapman, che ha visitato il Paese nel 2019, ha raccontato di come sia riuscito a interagire con la popolazione locale e di avere apprezzato l’accoglienza dei cittadini nordcoreani. Le attività programmate, tra cui visite ai monumenti e interazioni con gli abitanti, mirano a promuovere una comprensione reciproca tra turisti e cittadini del Paese.
Un’altra visitatrice, Carla Cimini, ha condiviso la sua esperienza culinaria, in particolare la sua ammirazione per un piatto tradizionale di uova fritte, descrivendo il calore e la cortesia che ha riscontrato nel Paese. Queste testimonianze suggeriscono che il viaggio in Corea del Nord può rappresentare non solo un’avventura esotica, ma anche un’opportunità per scoprire una cultura ricca e variegata.
Considerazioni sui rischi e sulla sicurezza dei tour
Visitare la Corea del Nord comporta alcuni rischi e requisiti specifici. La maggior parte dei viaggiatori che si recano in questo Paese è ben consapevole delle restrizioni e delle regole da seguire. Cockerell afferma che spesso si presenta un pubblico variegato: da chi desidera semplicemente aggiungere un altro Paese alla propria lista di viaggi, a coloro che hanno un interesse profondo per la cultura nordcoreana.
La sicurezza dei turisti è sempre una priorità, e pur essendo possibili alcune criticità – come nel caso di comportamenti passati di alcuni visitatori – le agenzie turistiche sottolineano l’importanza di seguire le regole e comportarsi in modo responsabile. Per viaggiare in Corea del Nord, è necessario ottenere un visto, molto spesso attraverso un’agenzia specializzata, e rispettare rigorosamente le leggi locali e le indicazioni fornite dalle guide.
In vista della riapertura, Koryo Tours sta già progettando itinerari per il 2025, prevedendo opzioni di viaggio che potrebbero includere eventi come la maratona di Pyongyang. Le aspettative di crescita per il turismo nel Paese intenzionato ad attirare nuovamente visitatori rimangono alte, offrendo prospettive interessanti per il futuro delle visite in Corea del Nord.