La Corte d'Appello di Catanzaro valuta la sede del processo Rinascita-Scott: decisione attesa domani

La Corte d’Appello di Catanzaro valuta la sede del processo Rinascita-Scott: decisione attesa domani

La Corte d’Appello di Catanzaro deve decidere se il processo Rinascita-Scott tornerà in Calabria o rimarrà a Catania, mentre avvocati calabresi protestano per le difficoltà logistiche del trasferimento.
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La Corte d'Appello di Catanzaro valuta la sede del processo Rinascita-Scott: decisione attesa domani - Gaeta.it

La Corte d’Appello di Catanzaro è chiamata a prendere una decisione cruciale riguardo al processo Rinascita-Scott, attualmente in fase di celebrazione nell’aula bunker di Catania. L’udienza di domani sarà determinante per stabilire se il processo dovrà tornare in Calabria, ovvero nel capoluogo, o se resterà nella sede siciliana. L’argomento è di grande rilevanza, sia per le implicazioni giuridiche che per le conseguenze pratiche legate alla gestione delle sedute e all’efficace svolgimento dei procedimenti.

Proteste degli avvocati calabresi per lo spostamento del processo

Questa mattina, si è tenuta una manifestazione da parte degli avvocati penalisti calabresi, in netta opposizione alla decisione di trasferire il processo in Sicilia. Le motivazioni alla base della protesta sono diverse, ma tutte vanno a gravare sulle difficoltà pratiche che un simile spostamento comporterebbe. A seguito di danni causati dal maltempo, l’aula bunker di Lamezia Terme è attualmente non utilizzabile, rendendo complesso l’affrontare le audizioni nel contesto calabrese.

Durante le manifestazioni, i legali hanno sottolineato che l’aula del carcere di Bicocca a Catania non risponde adeguatamente alle esigenze di capienza e funzionalità. Al contrario, gli avvocati sostengono che l’aula bunker di Catanzaro offre condizioni di superior qualità, come posti a sedere maggiori e un sistema audio più efficiente. Questa situazione ha rappresentato un punto cruciale nella discussione, poiché la qualità delle aule è essenziale per la corretta amministrazione della giustizia.

Verifica delle aule disponibili e posizione della Dda

Il presidente della Corte d’Appello ha preso in considerazione le richieste avanzate dai legali, avviando una verifica approfondita delle aule disponibili sul territorio calabrese. Tale ricognizione è stata condotta con l’intento di valutare lo stato, la capienza e i servizi accessori delle strutture predisposte per le udienze. Arrivando alla conclusione che la situazione nelle aule presenti non risulta idonea a ospitare il processo con l’adeguata dignità e funzionalità.

Dalla sua parte, la Direzione Distrettuale Antimafia ha espresso il proprio consenso al trasferimento del processo, evidenziando l’importanza di procedere in un contesto dove la sicurezza e l’efficienza possono essere garantite. Questo supporto è significativo, in quanto la Dda svolge un ruolo centrale nell’ambito di un’inchiesta di tale rilevanza.

Aspettative per la decisione finale della Corte

Dopo aver ascoltato le diverse posizioni e aver svolto le opportune verifiche, la Corte d’Appello ha deciso di riservarsi di giudicare. La decisione finale è attesa per domani, quando i magistrati scioglieranno la riserva e comunicheranno le loro conclusioni. Nel caso il verdetto fosse favorevole, il processo potrà tornare a svolgersi in Calabria già per l’udienza successiva, rappresentando così un passo importante nella coordinazione e gestione dei procedimenti legali che coinvolgono casi di grande interesse pubblico e sociale.

La conclusione dell’udienza di domani segnerà un momento significativo per la giustizia calabrese e per tutti coloro che sono coinvolti nel processo Rinascita-Scott, che resta al centro dell’attenzione sia locale che nazionale.

Ultimo aggiornamento il 3 Febbraio 2025 da Armando Proietti

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