La cupping therapy e gli atleti: l'esperienza di Nicolò Martinenghi e il dibattito scientifico

La cupping therapy e gli atleti: l’esperienza di Nicolò Martinenghi e il dibattito scientifico

La cupping therapy e gli atlet La cupping therapy e gli atlet
La cupping therapy e gli atleti: l'esperienza di Nicolò Martinenghi e il dibattito scientifico - Gaeta.it

La recente vittoria di Nicolò Martinenghi nei 100 metri a rana alle Olimpiadi di Parigi 2024 ha attirato l’attenzione non solo per il suo straordinario talento sportivo, ma anche per i segni distintivi sulla sua pelle, pattuganti in molte delle sue foto trionfali. Queste macchie, che ricordano una sorta di costellazione di punti rossi, sono un chiaro riferimento alla pratica della Cupping therapy, una tecnica che sta guadagnando sempre più popolarità anche tra le celebrità. Tuttavia, è fondamentale comprendere le reali evidenze scientifiche e i potenziali rischi associati a questa pratica.

Che cos’è la cupping therapy?

Storia e diffusione

La Cupping therapy, nota anche come coppettazione, ha radici nella medicina tradizionale cinese, risalente a migliaia di anni fa. Utilizzata per trattare una vasta gamma di disturbi, dalla lombosciatalgia ai problemi respiratori, questa pratica ha visto un revival negli ultimi anni, soprattutto nel mondo dello sport e delle celebrità. Tra i volti noti che l’hanno adottata, si possono annoverare Gwyneth Paltrow e Jennifer Aniston, che ne hanno parlato pubblicamente, alimentando l’interesse e la curiosità riguardo ai suoi presunti benefici.

Tecniche di applicazione

Durante la seduta di coppettazione, piccoli vasetti di vetro o silicone vengono applicati sulla pelle e riscaldati per creare un effetto di aspirazione. Questo processo può variare in durata, dalle cinque alle quindici minuti, e ne esistono diverse modalità di esecuzione. Il governo cinese ha persino tentato di standardizzare queste pratiche nel 2010, riconoscendo la crescente popolarità della terapia.

L’idea alla base della Cupping therapy è che, creando un vuoto, si stimola la circolazione sanguigna nelle aree trattate, favorendo un effetto terapeutico. Nondimeno, gli esperti avvertono che le evidenze scientifiche a supporto di tali affermazioni sono ancora scarse.

Evidenze scientifiche: cosa dicono gli esperti?

Mancanza di prove cliniche

Una revisione pubblicata nel 2013 ha esaminato 29 studi sull’efficacia della coppettazione, dei quali solo uno era una sperimentazione controllata randomizzata. La maggior parte delle ricerche ha portato a risultati aneddotici piuttosto che basati su evidenze scientifiche concrete. Questo solleva interrogativi sull’effettiva utilità della pratica, specialmente considerando il numero ridotto di studi rigorosi nel settore.

Analisi di studi recenti

Un altro studio del 2012, che ha esaminato solo sperimentazioni controllate randomizzate dal 1992 al 2010, ha raggiunto conclusioni simili, evidenziando come la bassa qualità metodologica degli studi condotti finora non supporti le affermazioni di efficacia della coppettazione. Un’analisi comparativa tra la coppettazione e il massaggio rilassante ha rivelato che non vi fossero differenze significative nel trattamento del dolore cervicale.

I rischi della cupping therapy

Potenziali effetti avversi

Salvo Di Grazia, noto medico attivo contro la diffusione di informazioni false, ha messo in guardia sui rischi legati alla pratica del cupping. Tra gli effetti indesiderati si annoverano rottura di vasi sanguigni, ematomi, emorragie e, in alcuni casi, infezioni. La situazione può aggravarsi ulteriormente se viene utilizzata una quantità eccessiva di coppette, esponendo il paziente a danni corporei significativi.

Normative e sicurezza

Sebbene vi siano studi che suggeriscono come un’adeguata formazione e professionalità dell’operatore possano ridurre i rischi, è evidente che la cupping therapy non è priva di controindicazioni. La mancanza di supervisione adeguata e le pratiche non standardizzate possono portare a effetti collaterali gravi, rendendo importante consultare professionisti qualificati prima di intraprendere tale percorso.

L’interesse per la Cupping therapy, alimentato anche da eventi sportivi come le Olimpiadi, porta a interrogarsi sull’equilibrio tra effetti cosmetici e rassicuranti, i potenziali benefici documentati e i rischi associati. Con un panorama scientifico ancora incerto, resta fondamentale approcciare questa pratica con cautela e consapevolezza, avvalendosi sempre di fonti accreditate e professionisti esperti nel settore.

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