Le recenti sfide nel settore della trasformazione del pomodoro hanno attirato l’attenzione degli operatori e delle istituzioni. Durante la dodicesima edizione de “Il Filo Rosso del Pomodoro”, tenutasi a Parma, sono emerse problematiche significative che riguardano il clima, la concorrenza internazionale e la necessità di interventi a supporto della filiera. Questi temi cruciali sono stati punto di incontro per esperti e rappresentanti del settore, preoccupati per il futuro della produzione di pomodoro in Italia.
L’importanza dell’assemblea pubblica di Anicav
Durante l’assemblea pubblica promossa da Anicav, gli attori coinvolti nel comparto della trasformazione del pomodoro hanno discusso dei gravi problemi che affliggono l’industria. Hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni e professionisti del settore, segnando un momento di confronto fondamentale in un periodo di incertezze. Un tema centrale è stato il recente scandalo emerso nel Regno Unito, dove un’inchiesta della BBC ha rivelato che alcuni passati di pomodoro venduti in supermarket erano etichettati come italiani, mentre in realtà contenevano ingredienti provenienti dalla Cina. Questo ha acceso un dibattito acceso sulla necessità di garantire che i prodotti alimentari rispettino standard qualitativi elevati e di proteggere i consumatori da pratiche ingannevoli.
Marco Serafini, presidente di Anicav, ha sottolineato l’urgenza di un intervento da parte delle istituzioni sia nazionali che europee, per garantire la competitività della filiera. Durante il suo intervento, ha evidenziato come la situazione attuale, caratterizzata da vari fattori di rischio, richieda misure immediate per tutelare il settore. A questo proposito, il direttore generale Giovanni De Angelis ha reso noto che l’associazione sta cercando di contrastare frodi e pratiche sleali, proponendo precisi regolamenti per uniformare le vendite in Europa di prodotti a base di pomodoro.
Le sfide del mercato globale del pomodoro
L’Italia si colloca come il terzo paese al mondo nella trasformazione del pomodoro, dietro a Cina e Stati Uniti. Nel 2023, mentre la Cina ha registrato un aumento significativo della produzione, gli USA hanno visto un calo. Questo scenario evidenzia il bisogno di maggiori tutele e strategie che possano supportare le aziende italiane nel mantenere la loro posizione nel mercato globale.
Con l’11,8% della produzione mondiale di pomodoro, pari a 45,8 milioni di tonnellate, e quasi la metà del trasformato europeo , il settore genera un fatturato di circa 5,5 miliardi di euro. Nonostante un leggero decremento dei consumi interni in volume nel primo semestre del 2024, si registra un robusto aumento delle esportazioni, con un incremento del 9% in volume e dell’8,93% in valore rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo segnale di vitalità nei mercati internazionali è incoraggiante ma non basta a mitigare le difficoltà interne.
Le istituzioni italiane devono lavorare di concerto con i produttori e i trasformatori per sviluppare strategie che affrontino le disparità di prezzo e le pratiche ingannevoli. Regole chiare e trasparenti sul commercio di prodotti trasformati sono essenziali per costruire un mercato equo e per difendere la qualità dei prodotti italiani.
Prospettive future e misure necessarie
Alla luce della discussione emersa durante l’assemblea, è evidente la necessità di attuare misure che possano sostenere il settore del pomodoro e garantire un futuro sostenibile. Le proposte formulate dai partecipanti all’assemblea si concentrano su regolamenti più severi per l’importazione di prodotti alimentari dall’estero, specialmente da paesi che non rispettano standard di qualità e sostenibilità similari a quelli europei. L’adozione di tali norme sarebbe una risposta diretta alle irregolarità scoperte nell’inchiesta britannica, aiutando a salvaguardare la reputazione dei prodotti italiani.
L’approccio collaborativo tra istituzioni, produttori e associazioni di categoria sarà cruciale per navigare le complesse dinamiche del mercato. Servirà una strategia integrata, che abbracci l’innovazione nei processi produttivi, garantendo al contempo la salvaguardia dell’ambiente e la sostenibilità economica delle aziende. Questo rappresenta una sfida significativa, ma anche un’opportunità per il settore di guadagnare competitività in un contesto globale in evoluzione. La filiera del pomodoro ha risorse e potenzialità elevate, ma è fondamentale che nessun attore venga lasciato indietro nella ricerca di un futuro prospettivo.
Ultimo aggiornamento il 3 Dicembre 2024 da Laura Rossi