La “Festa del BIO e MontagnaMadre” si svolgerà il 30 marzo 2025 presso l’Orto Botanico di Roma. Questo evento rappresenta un’importante occasione per discutere della zootecnia e della sua evoluzione in chiave sostenibile. Maria Grazia Mammuccini, Presidente di FederBio, ha condiviso con noi alcune riflessioni sul ruolo cruciale della zootecnia in un contesto agroecologico, evidenziando sia le sfide che le opportunità per il futuro.
L’importanza della zootecnia nella fertilità del suolo
Secondo Mammuccini, la zootecnia non si limita alla produzione di cibo, ma svolge anche una funzione vitale per la fertilità del suolo. Grazie a pratiche agricole sostenibili, come quelle promosse dall’agroecologia, è possibile arricchire naturalmente il terreno. Questo approccio mira a ridurre l’impatto ambientale degli allevamenti intensivi, che sono stati critici negli ultimi anni. Mammuccini ha affermato che è urgente ripensare a questi modelli di allevamento, che spesso portano a conseguenze negative sia per gli animali che per la qualità della carne prodotta.
Negli allevamenti intensivi, l’uso eccessivo di antibiotici non solo mette a rischio la salute animale, ma compromette anche la qualità del cibo. L’idea di riconvertire questi allevamenti verso modelli biologici e biodinamici è quindi fondamentale. Queste pratiche favoriscono il benessere animale e garantiscono carni migliori per i consumatori, promuovendo al contempo un equilibrio ecologico del suolo.
Verso un’allevamento più sostenibile
Mammuccini ha aggiunto che un cambiamento fondamentale è rappresentato dall’allevamento al pascolo. Questo modello consente agli animali di vivere in condizioni più naturali, rispettando il loro benessere, e contribuisce alla salute del suolo. Allevare animali in libertà significa integrare la zootecnia con la produzione vegetale, favorendo un ciclo produttivo che giova all’intero ecosistema. Ciò apre a grandi opportunità per le aree collinari e montane, spesso trascurate, che possono beneficiare di un approccio agricolo più in armonia con l’ambiente.
Implementare questi cambiamenti non solo porterà vantaggi in termini di qualità dei prodotti alimentari, ma promuoverà anche la biodiversità e la resilienza dei suoli. Mammuccini ha invocato l’importanza di un impegno collettivo da parte di produttori e consumatori, per affrontare le sfide del settore con responsabilità e visione.
Il ruolo della Festa del BIO e MontagnaMadre
La “Festa del BIO e MontagnaMadre” si propone quindi come un’importante piattaforma di dialogo e sensibilizzazione. Gli eventi come questo sono essenziali per promuovere un’agricoltura più sostenibile e consapevole. Sottolineando l’importanza del rispetto per l’ambiente e gli animali, Mammuccini ha fatto appello agli agricoltori e ai consumatori per partecipare attivamente a questo cambiamento.
Il prossimo 30 marzo, il pubblico potrà ascoltare esperti del settore, partecipare a laboratori e interagire con produttori biologici locali. Si tratta di un’opportunità per conoscere meglio le pratiche agricole sostenibili e riflettere sulle scelte alimentari quotidiane. Infatti, la consapevolezza di ciò che portiamo in tavola è fondamentale per promuovere un futuro migliore per le generazioni a venire.