Due settimane dopo la chiusura delle Olimpiadi di Parigi, il mondo sportivo si prepara ad accogliere la 17ª edizione delle Paralimpiadi. L’evento ha preso il via con la cerimonia di accensione della fiamma a Stoke Mandeville, riconosciuto come il luogo di nascita di questo prestigioso evento. Due atleti britannici, Helene Raynsford e Gregor Ewan, hanno dato il via a un viaggio simbolico che si concluderà a Parigi il prossimo mercoledì, in concomitanza con la cerimonia di apertura delle Paralimpiadi.
storia delle paralimpiadi
Le origini dei Giochi Paralimpici
La storia dei Giochi Paralimpici ha radici profonde e significative, risalenti al 1948. Nello stesso anno in cui si svolsero i Giochi Olimpici di Londra, il dottor Ludwig Guttmann organizzò una competizione per atleti in sedia a rotelle che avevano subito lesioni spinali a causa della Seconda Guerra Mondiale. Questo evento, che si tenne a Stoke Mandeville, ha rappresentato i primi passi verso la creazione di un movimento sportivo dedicato agli sportivi con disabilità. Guttmann, un neurochirurgo ebreo fuggito dalla Germania nazista, ha introdotto il concetto di competizione come metodo di motivazione per i suoi pazienti, sfidando le idee errate e le stigmatizzazioni del tempo.
L’eredità di Ludwig Guttmann
Durante la cerimonia di accensione della fiamma, il presidente del Comitato Paralimpico Internazionale, Andrew Parsons, ha sottolineato l’importanza della figura di Guttmann, affermando che il suo spirito è ancora vivo. Il dottor Guttmann, invece di spingere i pazienti a rimanere inerti, li incitava a muoversi e compete per il recupero della mobilità e dell’autonomia. Questo approccio ha non solo trasformato la vita di molti, ma ha anche gettato le basi per il movimento paralimpico moderno.
il percorso della fiamma paralimpica
Dettagli della staffetta della fiamma
La fiamma paralimpica inizia un affascinante viaggio attraverso il tunnel della Manica, simbolo di inclusione e di connessione. Un gruppo di 24 atleti britannici sarà responsabile del passaggio della fiamma in mare a 24 atleti francesi, in un simbolico atto di collaborazione e unità. Questo percorso di 50 chilometri rappresenta non solo un movimento fisico ma anche un forte messaggio di solidarietà tra le nazioni, che si uniscono per celebrare lo sport e la diversità.
La celebrazione in terra francese
Una volta raggiunto il suolo francese a Calais, la fiamma verrà utilizzata per accendere 12 torce, ognuna delle quali rappresenta un giorno di competizione, culminando nella cerimonia di apertura. Le torce saranno distribuite in 50 città francesi, un gesto significativo per promuovere l’importanza dell’inclusione nello sport e sensibilizzare il pubblico riguardo alle questioni legate alla disabilità. Questa risonanza comunitaria è fondamentale, poiché permette di connettere sportivi e cittadini, amplificando il messaggio di uguaglianza e rispetto per le differenze.
eventi speciali per la cerimonia di apertura
La cerimonia di apertura e il calderone
La cerimonia di apertura delle Paralimpiadi di Parigi promette di essere un evento indimenticabile. Il calderone consacrato all’evento sarà il primo nella storia delle Olimpiadi a venire acceso senza l’uso di combustibili fossili, utilizzando un sistema innovativo basato su acqua e luce elettrica, sostenuto da una mongolfiera che sorvolerà i giardini delle Tuileries. Questo approccio ecologico riflette il crescente impegno verso la sostenibilità, un tema sempre più rilevante nel mondo moderno.
L’importanza dell’80° anniversario della liberazione di Parigi
Un ulteriore momento significativo avverrà durante la cerimonia, con l’accensione di una fiamma speciale in onore dell’80° anniversario della liberazione di Parigi dall’occupazione tedesca. Questo evento non solo celebra il passato storico della capitale francese, ma segna anche un passo importante verso un futuro inclusivo per tutti, enfatizzando il potere dello sport di unire le persone, indipendentemente dalle loro capacità fisiche.
L’attenzione e l’entusiasmo che circondano queste imminenti Paralimpiadi sono un chiaro segnale di come lo sport possa fungere da catalizzatore per il cambiamento e la speranza, non solo per gli atleti ma per le comunità intere.