In provincia di Ancona, il settore automotive si conferma un pilastro economico significativo, con oltre 90 aziende attive nel campo. Queste realtà , per lo più piccole e medie imprese, svolgono un ruolo cruciale nella produzione di componenti per veicoli, generando ricavi elevati e occupando migliaia di lavoratori. Recenti studi effettuati da Confindustria Ancona offrono un’analisi approfondita e attuale del panorama industriale locale, rivelando sfide e opportunità per il futuro.
Il profilo delle aziende automotive nella provincia di Ancona
La filiera automotive anconetana è caratterizzata principalmente dalla presenza di sub fornitori generalisti, per il 64% delle 90 aziende mappate. Queste piccole e medie imprese, con fatturati annui inferiori a 10 milioni di euro, si trovano principalmente nelle aree di Osimo, Jesi e Fabriano. La forza lavoro complessiva supera le 6.000 unità , ma le ultime statistiche indicano un’un’inversione di tendenza nel fatturato: il 74% delle aziende ha registrato una diminuzione rispetto all’anno precedente. Nonostante ciò, il fatturato complessivo della filiera ha superato il milione e settecentomila euro.
La mappatura effettuata da Confindustria Ancona, avvenuta in seguito all’istituzione di un Tavolo Tecnico permanente nel marzo del 2024, ha permesso di evidenziare l’importanza e la solidità di tale comparto. Le dieci aziende principali coinvolte—ASK Group, Cagnoni, Cebi Italy, Loccioni, Raicam, Semar, SKG Italia, Somipress, Techpol e Zannini—hanno intrapreso un percorso di collaborazione per affrontare le sfide del mercato e migliorare le proprie performance.
Politiche industriali per un futuro sostenibile
Il presidente di Confindustria Ancona, Diego Mingarelli, ha recentemente sottolineato l’urgenza di mettere in campo politiche industriali efficaci. Queste dovrebbero puntare alla modernizzazione e al rilancio di settori strategici per attrarre nuove tecnologie e investimenti. La situazione attuale, caratterizzata da una diminuzione del fatturato per la maggior parte delle aziende e dalla necessità di rinnovare le risorse, richiede un intervento deciso e coordinato.
In tal senso, il 5 dicembre scorso è stato realizzato un primo incontro nell’ambito di un ciclo di eventi intitolato “Automotive Quale Futuro?”, aperto a tutte le imprese del territorio. Questo appuntamento è stato concepito per stimolare discussioni e condivisione di idee tra gli attori della filiera, con l’obiettivo di tracciare un percorso condiviso verso il miglioramento delle condizioni economiche e industriali. Michele Palmieri, Vice Presidente di Confindustria Ancona e General Manager di Semar, ha garantito l’impegno a coinvolgere sempre più aziende all’interno del Tavolo Automotive, ampliando la mappatura del settore anche verso costruttori e aziende specializzate in Engineering & Design.
L’importanza della cooperazione tra imprese
La cooperazione tra le aziende produttive è fondamentale per affrontare le sfide attuali e future del settore automotive. Le dieci aziende che stanno collaborando nel Tavolo Tecnico di Confindustria rappresentano un esempio di come un lavoro di squadra possa portare a risultati concreti. Questi incontri permetteranno di analizzare insieme le problematiche e sviluppare soluzioni innovative per una filiera più competitiva e resiliente. La palese volontà di collaborare è un segnale positivo per un settore che, nonostante le difficoltà odierne, ha le potenzialità per tornare a crescere e prosperare.
Attraverso una strategia condivisa che includa la formazione continua e l’adozione di nuove tecnologie, le aziende della provincia di Ancona possono non solo rispondere alle esigenze del mercato, ma anche posizionarsi come leader nel settore automotive in Italia. Questi passaggi sono cruciali per affrontare la concorrenza globale e garantire un futuro sostenibile all’intero comparto. La sfida ora consiste nel mantenere alta l’attenzione sulla filiera e nell’investire in progetti che mirino alla crescita e all’innovazione.
Ultimo aggiornamento il 17 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano