Il concorso Mille&UnBabà si conferma come uno dei principali eventi dedicati alla pasticceria a Napoli, richiamando l’attenzione sulla necessità di un equilibrio tra tradizione e innovazione. Sabatino Sirica, rinomato artigiano della pasticceria napoletana, ha offerto spunti di riflessione sull’importanza di onorare le proprie radici mentre si guarda al futuro. La recente edizione del concorso, che ha visto la partecipazione di chef e pasticceri provenienti da diverse parti del mondo, mette in mostra come il dolce simbolo della tradizione napoletana possa adattarsi ai tempi moderni, senza perdere il suo carattere distintivo.
La visione di Sirica: un patrimonio da preservare
Sabatino Sirica, con i suoi 83 anni, incarna la passione per la pasticceria partenopea. In occasione del concorso, ha ribadito che non esiste innovazione senza una solida tradizione. Parlando con l’ANSA, ha dichiarato che è fondamentale per i giovani pasticceri mantenere viva la tradizione, poiché rappresenta le basi su cui costruire nuove esperienze culinarie. Sirica ha sottolineato che i concorsi servono non solo a premiare il talento, ma anche a scoprire nuova creatività e approcci freschi nell’ambito della pasticceria, incoraggiando così una generazione di artigiani del dolce a mettersi in gioco.
L’apertura mentale di Sirica è evidente: nonostante il suo attaccamento alla tradizione, si mostra pronto ad accogliere l’innovazione, purché venga applicata con equilibrio. La sua partecipazione come giurato, insieme a figure di spicco come Sal De Riso e Gennaro Esposito, evidenzia ancora una volta un approccio che valorizza il talento emergente nel panorama pasticcero.
I vincitori e le nuove proposte: Guglielmo Cavezza e il suo ‘Italo’
Tra i protagonisti dell’edizione di quest’anno c’è Guglielmo Cavezza, il maestro pasticcere di 43 anni che ha trionfato con la sua creazione, il dolce chiamato ‘Italo‘. Questo dessert ha catturato l’attenzione della giuria per la sua combinazione originale di ingredienti, inclusi rosmarino e basilico, che si fondono perfettamente con le note di limoncello e una mousse di cioccolato bianco. Il premio conseguito, che include una consistente fornitura di farina Mulino Caputo e un premio in denaro, evidenzia l’importanza del riconoscimento per i nuovi talenti del settore.
Cavezza ha sottolineato l’importanza della tradizione, mantenendo gli standard del babà classico, ma ha saputo reinterpretare questo dessert in una chiave moderna e originale, raccontando la sua visione attraverso sapori e colori tipicamente italiani. La dedizione e l’impegno di Cavezza si riflettono nel suo rinnovato entusiasmo, sottolineando la gioia per il successo raggiunto alla sua terza partecipazione al concorso.
Riflessioni sull’ibridazione gastronomica: il ruolo di Antimo Caputo
Antimo Caputo, rappresentante di Mulino Caputo, ha parlato della dimensione creativa che caratterizza il concorso Mille&UnBabà. Ha evidenziato come l’internazionalizzazione della competizione abbia permesso di esplorare nuove combinazioni di sapori, mantenendo sempre il rispetto per i processi tradizionali, come la tripla lievitazione del babà. Durante l’evento, è emerso come la fusione di diverse culture gastronomiche possa arricchire la tradizione, consentendo ai pasticceri di reinterpretare i classici senza snaturarli.
L’obiettivo del concorso, secondo Caputo, è quello di stimolare la creatività e la passione dei pasticceri, favorendo uno scambio di idee tra diversi approcci e tecniche. La competizione ha visto la partecipazione di pasticceri provenienti da paesi come Argentina e Giappone, ognuno dei quali ha portato ingredienti e preparazioni esclusive, ampliando così lo “spettro aromatico” del babà. Ad esempio, ingredienti come il gin argentino e l’acqua di rose sono stati utilizzati per creare dolci che, pur mantenendo il sapore originale, si sono evoluti in nuove proposte.
Un evento internazionale e inclusivo: mille&unbabà
La quarta edizione del concorso, tenutasi nel prestigioso Grand Hotel Vesuvio, ha visto la partecipazione di una giuria eterogenea e internazionale, composta da pasticceri e chef provenienti da diverse culture. Si sono distinti nomi noti come Valentina Rosso e Beatriz Carmen Seminario, insieme a pasticceri giapponesi e argentini, creando così un ambiente di confronto stimolante. La varietà dei partecipanti ha contribuito a elevare il livello della competizione, portando a tavola una molteplicità di sapori e tecniche.
Il concorso Mille&UnBabà si conferma quindi come un’importante piattaforma per valorizzare la tradizione pasticcera campana, mentre si proietta verso il futuro. Grazie alla sua dimensione inclusiva e alla capacità di riunire talenti diversi, quest’iniziativa è utile a promuovere la cultura gastronomica di Napoli e a ispirare nuove generazioni di pasticceri. Questo equilibrio tra radici e progresso rappresenta la chiave per un futuro in cui la pasticceria napoletana continuerà a stupire e affascinare, mantenendo viva la sua essenza.