In un mondo dove il fantastico si intreccia con la vita quotidiana, “Ruby Gillman – La ragazza con i tentacoli” racconta la storia di una giovane kraken che cerca il suo posto tra gli umani. Questo film d’animazione prodotto da Dreamworks, destinato principalmente a un pubblico di pre-adolescenti, affronta il delicato tema della diversità attraverso l’esperienza di una ragazza con un segreto difficile da nascondere. Scopriamo più nel dettaglio questa avventura dai toni fantastici e dall’impatto visivo.
La trama di Ruby Gillman
La storia di Ruby Gillman si svolge nella pittoresca cittadina di Oceanside, dove la protagonista vive con la sua famiglia. Apparentemente, Ruby è una tipica quindicenne che frequenta la scuola e sogna l’amore. Tuttavia, dietro il suo aspetto piuttosto normale, si cela una sorprendente verità: Ruby è un kraken, dotata di una pelle blu e di incredibili poteri legati all’acqua. Sua madre, Agatha, ha sempre cercato di proteggerla da questo segreto, vietandole di avvicinarsi al mare per evitare che la sua natura fosse scoperta.
La vita di Ruby prende una piega inaspettata quando, in un momento di crisi, si tuffa per salvare un ragazzo desiderato, attirando così l’attenzione della misteriosa Chelsea, una sirena mascherata da adolescente. L’incontro tra Ruby e Chelsea segna l’inizio di un’amicizia che porterà a una serie di eventi inattesi. La scoperta della vera identità di Ruby non solo cambierà la sua vita, ma la coinvolgerà anche in avventure e conflitti, rivelando le complessità della sua natura mitologica.
Un’esperienza visiva e narrativa
“Ruby Gillman” si presenta come un film ricco di colori vivaci e animazioni coinvolgenti, capaci di trasmettere emozione e meraviglia. La scelta artistica si ispira al genere giapponese kaiju-eiga, con una protagonista che si trasforma in una creatura gigantesca, generando situazioni spettacolari e combattimenti ricchi di azione. La direzione artistica è caratterizzata da fondali sottomarini variegati che aggiungono profondità e bellezza visiva, offrendo un’esperienza immersiva per gli spettatori.
Tuttavia, accanto a questi aspetti visivi di successo, la narrazione presenta alcune difficoltà. La trama, pur affrontando tematiche significative come l’accettazione di sé e la diversità, non riesce sempre a mantenere un ritmo sostenuto. Parte del problema è nel design dei personaggi, che risulta poco curato nel tratteggio delle figure umane; questo ostacola l’identificazione del pubblico e riduce il coinvolgimento emotivo nella storia.
Messaggi e temi centrali
Uno dei temi chiave affrontati dal film è il concetto di diversità e accettazione di sé. Ruby deve confrontarsi con la sua identità e il suo aspetto unico, trasformando la sua apparente debolezza in una forza. Questo approccio, purtroppo, si traduce in una narrazione prevedibile, dove il percorso di crescita di Ruby è costellato da situazioni classicamente adolescenziali e frasi fatte. La pellicola, pur con alcune battute divertenti e momenti di leggerezza, si limita a esplorare le stesse idee principali senza un’effettiva evoluzione narrativa.
Il film fa riferimento anche a situazioni quotidiane degli adolescenti, come crisi d’identità e relazioni sociali, ma fatica a offrire impulsi nuovi od originali. Nonostante i buoni propositi, il contesto rimane piuttosto sbiadito, lasciando spazio a preoccupazioni su come il pubblico più giovane recepirà il messaggio di fondo.
Da questo punto di vista, “Ruby Gillman” si propone come un’opportunità di intrattenimento, pur non rappresentando altri mondi o narrazioni significative. La superficie di questo viaggio non va oltre gli stereotipi, rischiando di non lasciare un’impronta duratura nel panorama dell’animazione. L’impatto del film, pur riconosciuto da alcuni, potrebbe non colpire la fascia di pubblico sperata.
Ultimo aggiornamento il 27 Gennaio 2025 da Marco Mintillo