Con l’obiettivo di modernizzare e migliorare l’efficienza dei processi legali, la Giustizia amministrativa adotta una piattaforma innovativa di business intelligence e intelligenza artificiale, nota come ‘intelligenza accelerata’. Questo sviluppo si inserisce all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e ha come scaletta principale il rafforzamento delle competenze tecnologiche e giuridiche, mantenendo però il giudice come figura centrale dell’elaborazione decisionale. Il progetto, supervisionato dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio, sarà presentato al convegno “La giustizia moderna alla luce dei regolamenti adottati dall’Ue nel decennio digitale“, in programma a Capri il 5 ottobre.
Digitale e giustizia: un connubio vincente
L’integrazione delle tecnologie digitali nel settore giuridico è frutto di un percorso avviato nel 2017, anno in cui è stato introdotto il Processo Amministrativo Telematico . Grazie a questo sistema, è stato possibile digitalizzare non solo i fascicoli in corso, ma anche quelli storici. L’elevato livello di digitalizzazione raggiunto in questo periodo ha fatto da catalizzatore per l’attuazione della nuova piattaforma di intelligenza artificiale, che si propone di facilitare il lavoro dei magistrati senza sostituirsi a loro. La Giustizia amministrativa intende così portare avanti un approccio che promuove l’innovazione mantenendo intatta la fondamentale responsabilità del giudice nel processo decisionale.
Giulio Castriota Scanderbeg, Segretario Generale della Giustizia amministrativa, evidenzia l’importanza di avere un ancoraggio solido alle radici istituzionali, enfatizzando che, sebbene le tecnologie come i chatbot possano rappresentare evoluzioni future, non sono stati considerati come punti di partenza per una qualità e trasparenza ottimale dei sistemi di intelligenza artificiale. La preoccupazione principale rimane quella di garantire un controllo completo da parte del giudice su ogni fase del processo.
Un approccio integrato alle tecnologie
Il progetto ha visto una collaborazione tra magistrati del Servizio per l’Informatica e specialisti del settore, con l’obiettivo di creare soluzioni innovative e su misura per il contesto giuridico italiano. Brunella Bruno, Responsabile del Servizio per l’informatica, sottolinea come l’approccio metodologico si fonda su un’integrazione forte delle competenze, destinata a rispondere alle specifiche esigenze della Giustizia amministrativa. Ciò comporta un continuo confronto e discussione tra figure legali e tecniche, per sviluppare strumenti che ottimizzino il lavoro dei magistrati e incrementino la trasparenza e l’efficacia del sistema giuridico.
Grazie a questa sinergia, le soluzioni tecnologiche saranno adattabili alle linee di indirizzo fornite e contribuiranno a modernizzare la Giustizia amministrativa, rendendola più accessibile e reattiva alle necessità della società moderna. L’obiettivo è quello di creare un sistema che non solo snellisca le procedure ma anche accolga in modo responsabile l’uso delle tecnologie avanzate.
Futuro e sostenibilità della giustizia digitale
Il Direttore Generale per le Risorse Informatiche e la Statistica del Consiglio di Stato, Domenico Franco Sivilli, entra nel merito delle caratteristiche della nuova piattaforma di intelligenza artificiale. Questa sarà integrata con il sistema core della Giustizia amministrativa, che è alla base del PAT. Secondo Sivilli, la piattaforma non solo utilizzerà strumenti di sicurezza all’avanguardia, ma rappresenterà un supporto essenziale per i magistrati, senza sostituirli nel processo decisionale.
Inoltre, particolare attenzione sarà dedicata agli aspetti ambientali del progetto: le tecnologie applicate sono progettate per ridurre il consumo energetico, grazie all’uso di sistemi cloud che garantiscono prestazioni elevate con un impatto ambientale mitigato. Questa attenzione alla sostenibilità rispecchia una crescente esigenza di considerare non solo l’efficienza legale, ma anche quella ecologica, assicurando che la transizione digitale sia anche un passo verso un futuro più sostenibile.
Con questi sviluppi, la Giustizia amministrativa si prepara a affrontare una nuova era, dove l’intelligenza artificiale non è solo supporto tecnico, ma un partner strategico nel processo di modernizzazione della giustizia stessa.
Ultimo aggiornamento il 4 Ottobre 2024 da Sofia Greco