La celebrazione del 159° anniversario della Guardia Costiera rappresenta un’importante occasione per riflettere sui progressi e sulle responsabilità di questo essenziale corpo dello Stato italiano. Costituito per disciplinare navigazione e porti, oggi il Corpo è impegnato in una vasta gamma di attività che spaziano dal soccorso in mare alla tutela dell’ambiente, affrontando con professionalità le crescenti sfide dell’era contemporanea.
La nascita del corpo amministrativo e tecnico delle capitanerie di porto
Il 2 ottobre del 1864, Vittorio Emanuele II promulgò un regio decreto che portò alla creazione del Corpo amministrativo e tecnico delle Capitanerie di porto. Questa decisione fu motivata dalla necessità di centralizzare la gestione della navigazione e dei porti, un tema emergente nell’Italia post-unitaria. Il corso degli anni ha visto la trasformazione di un ente statale in una robusta organizzazione, composta da 11mila uomini e donne, impegnati nella salvaguardia delle acque nazionali e nella sicurezza marittima.
Negli anni, nuove funzioni hanno arricchito il compito della Guardia Costiera, svelando la sua duttilità e la sua capacità di adattamento alle esigenze contemporanee. Oggi, oltre alle tradizionali operazioni di salvataggio e vigilanza, il Corpo è chiamato a rispondere a sfide moderne come la digitalizzazione, la sostenibilità ambientale e le nuove minacce legate alle migrazioni. Questo cambiamento ha fatto sì che la Guardia Costiera non sia solo un’agenzia di controllo, ma un attore centrale nella tutela dell’ecosistema marittimo e nel supporto all’economia sostenibile.
Emergenze in mare: salvati oltre 15mila vite
Nel corso dei primi sei mesi del 2023, la Guardia Costiera ha messo in atto straordinarie operazioni di salvataggio, intervenendo in 364 eventi SAR . Le cifre parlano chiaro: ben 15.690 persone sono state tratte in salvo da situazioni di pericolo in mare. Questo lavoro rappresenta il cuore delle attività della Guardia Costiera, dimostrando il suo impegno e la dedizione al sostegno della vita umana.
Non si tratta, però, solo di un’azione sporadica, ma di una routine di lavoro intensiva che include anche risposte immediate a situazioni drammatiche. Ogni operazione di salvataggio richiede preparazione, coordinazione e capacità di operare in condizioni estreme, elementi che caratterizzano quotidianamente il lavoro di questi professionisti. Inoltre, nel contesto delle ispezioni marittime, si è assistito a 730 controlli Port State Control, che hanno portato alla detenzione di 85 navi ritenute non conformi agli standard di sicurezza e tre bandi dai porti dell’Unione Europea.
Vigilanza sull’ambiente e controllo della pesca
Il lavoro della Guardia Costiera va ben oltre il soccorso in mare, includendo una rigorosa sorveglianza delle attività economiche legate alla pesca e all’ambiente. Nei primi sei mesi del 2023, sono stati effettuati 50.950 controlli sulla filiera della pesca, con il sequestro di 391mila prodotti e sanzioni per un valore di oltre 4,65 milioni di euro. Queste azioni non solo tutelano la fauna marina, ma garantiscono anche la sicurezza dei consumatori.
D’altro canto, i controlli ambientali hanno riguardato oltre 61mila verifiche, portando all’identificazione di 1.072 illeciti, di cui 549 di natura amministrativa e 523 di natura penale. In questo senso, 178 sequestri hanno interessato aree per oltre 214mila metri quadri. Le missioni aeree e navali hanno avuto un’incidenza significativa, con 1.887 operazioni a sostegno dell’ambiente, confermando il ruolo attivo della Guardia Costiera nella lotta contro le violazioni ambientali.
Celebrazioni e riconoscimenti al corpo della guardia costiera
L’evento celebrativo del 159° anniversario ha avuto luogo giovedì scorso lungo la storica Appia Antica, un contesto che ha aggiunto solennità all’importante rito. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e il viceministro Edoardo Rixi hanno presieduto la cerimonia, sottolineando l’importanza della Guardia Costiera come una risorsa fondamentale per l’Italia. Salvini ha posto l’accento sull’urgenza di preservare l’autonomia e la professionalità del Corpo, evidenziando l’importanza della specializzazione in un contesto marittimo sempre più complesso.
Durante l’evento, l’ammiraglio Nicola Carlone, comandante generale della Guardia Costiera, ha lodato il lavoro del personale, riconoscendo l’impegno e il sacrificio quotidiano necessari per affrontare le sfide della navigazione moderna. La celebrazione ha offerto anche un’importante opportunità di dialogo su come il sistema mare rappresenti un asset strategico per il futuro del Paese, coinvolgendo figure chiave del settore marittimo e portuale.
Il futuro della guardia costiera sullo sfondo delle sfide contemporanee
Oltre a ricordare i successi passati, la celebrazione del 159° anniversario ha posto in evidenza una riflessione sulle sfide future che la Guardia Costiera si prepara ad affrontare. Alla luce delle trasformazioni in corso, è essenziale che il Corpo continui ad evolversi, integrando nuove tecnologie e formazioni nel proprio operato. La spinta verso la digitalizzazione e la sostenibilità rappresenta una priorità che non può essere trascurata.
La celebrazione di oggi ci ricorda l’importanza della Guardia Costiera in un contesto globale, dove la sicurezza marittima e la protezione dell’ambiente sono più che mai interconnesse. La Guardia Costiera non è solo una custode delle acque italiane, ma è anche un pilastro fondamentale per lo sviluppo economico e la tutela del patrimonio ambientale.
Ultimo aggiornamento il 20 Luglio 2024 da Marco Mintillo