La Guardia Costiera di Ischia salva la vita a un medico colpito da infarto durante una gita in mare

La Guardia Costiera di Ischia salva la vita a un medico colpito da infarto durante una gita in mare

La Guardia Costiera di Ischia La Guardia Costiera di Ischia
La Guardia Costiera di Ischia salva la vita a un medico colpito da infarto durante una gita in mare - Gaeta.it

Un intervento tempestivo e decisivo da parte della Guardia Costiera di Ischia ha permesso di salvare la vita a Giancarlo Candela, un medico che ha subito un infarto mentre si trovava alla guida del suo motoscafo. L’episodio, avvenuto il 26 luglio scorso, ha mobilitato gli uomini dei servizi di emergenza marittima e ha sottolineato l’importanza della rapidità e della coordinazione in situazioni critiche.

Il dramma in mare: l’allerta di una moglie disperata

La scena dell’incidente

La tranquilla giornata di mare di Giancarlo Candela e di sua moglie Annachiara è rapidamente diventata un incubo quando il medico, al comando del motoscafo Tornado, ha perso i sensi per un infarto. La moglie, purtroppo priva delle competenze necessarie per condurre un’imbarcazione, si è ritrovata in una situazione disperata. Tuttavia, la prontezza di spirito e la lucidità di Annachiara l’hanno spinta a cercare di salvare il marito.

La decisione critica di chiedere aiuto

Nonostante il panico, Annachiara ha capito che doveva fare qualcosa per fornire assistenza al marito. Con grande determinazione, è riuscita a utilizzare la radio di bordo per inviare un “mayday” e richiedere soccorso. Sebbene le informazioni trasmesse non fossero sufficienti per fornire una posizione precisa, l’allerta è stata captata dalle unità della Guardia Costiera di Ischia.

Il tempestivo intervento della Guardia Costiera

Le operazioni di soccorso

A bordo di una motovedetta erano presenti tre uomini della Guardia Costiera, che hanno ricevuto la segnalazione di emergenza. Nonostante la difficoltà a localizzare il motoscafo, grazie alla segnalazione di un diportista che aveva visto il Tornado ad alta velocità, i militari sono riusciti a circoscrivere l’area di ricerca. Questa collaborazione tra civili e autorità ha dimostrato l’importanza della comunicazione in situazioni di emergenza.

La manovra rischiosa ma necessaria

Una volta avvistato il motoscafo, la motovedetta ha raggiunto rapidamente la barca in difficoltà. I due militari sono intervenuti immediatamente, saltando a bordo del Tornado in un’operazione tanto audace quanto necessaria. Il motoscafo era a rischio di schiantarsi contro gli scogli o di collide con altre imbarcazioni. Con un colpo di mano esperto, i membri della Guardia Costiera hanno preso il controllo della situazione, evitando una potenziale tragedia.

L’arrivo dei soccorsi e il recupero del paziente

La gestione dell’emergenza

Dopo aver stabilizzato il motoscafo, i due uomini della Guardia Costiera hanno condotto l’imbarcazione verso il porto di Ischia, dove era già stata allertata un’ambulanza. Durante il tragitto, Giancarlo è riuscito a comunicare la necessità di un medicinale vitale, fondamentale per affrontare le conseguenze dell’infarto. Gli uomini del comandante Magi, grazie alla preparazione e alla prontezza, sono riusciti a somministrare la dose di medicinale salvavita prima di trasferirlo in ambulanza.

Il trasporto in ospedale e il recupero

Una volta giunto al porto, Giancarlo è stato immediatamente trasportato all’ospedale Rizzoli in codice rosso. Grazie all’intervento tempestivo della Guardia Costiera e dei servizi di emergenza, è stato poi trasferito in elicottero verso una struttura ospedaliera sul continente. Fortunatamente, dopo qualche giorno, il medico ha superato le complicazioni derivanti dall’infarto ed è ora in grado di tornare alla sua vita di tutti i giorni.

Un messaggio di gratitudine

In una lettera di ringraziamento, Annachiara ha espresso la sua riconoscenza per l’eccellente servizio della Guardia Costiera, sottolineando come ogni parola non potrà mai descrivere appieno il suo sentimento di gratitudine. La famiglia Candela è attesa a Ischia prossimamente, non solo per riacquistare il contatto con la località, ma anche per incontrare di persona i soccorritori che hanno agito con grande coraggio e competenza nel momento del bisogno.

Ultimo aggiornamento il 20 Agosto 2024 da Elisabetta Cina

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