La Lega in arrivo a Napoli: tappa precongressuale a Città della Scienza e le reazioni dei lavoratori

La Lega in arrivo a Napoli: tappa precongressuale a Città della Scienza e le reazioni dei lavoratori

A Napoli, la Lega organizza un evento a Città della Scienza, ma i lavoratori CGIL si dissociano, denunciando le politiche del partito come contrarie ai valori di inclusività e giustizia sociale.
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La Lega in arrivo a Napoli: tappa precongressuale a Città della Scienza e le reazioni dei lavoratori - Gaeta.it

A Napoli, tutto è pronto per l’arrivo della Lega, che ha scelto il polo culturale di Città della Scienza, situato a Bagnoli, come sede per il suo evento precongressuale in programma venerdì prossimo. Questa iniziativa, intitolata “Tutto un altro mondo, tutta un’altra sicurezza, la sfida della legalità“, vedrà la partecipazione del leader del partito, Matteo Salvini, insieme ai ministri dell’Interno, Matteo Piantedosi, e di Istruzione, Giuseppe Valditara. Tuttavia, la preparazione di questo appuntamento ha suscitato forti reazioni da parte dei lavoratori iscritti alla CGIL, che hanno deciso di dissociarsi dall’evento.

La posizione dei lavoratori di Città della Scienza

In un comunicato ufficiale, il Comitato iscritti CGIL ha reso noto: “Il prossimo 21 marzo la Lega terrà un’iniziativa a Città della Scienza“. In risposta a questa notizia, i dipendenti della struttura, da sempre impegnati per la promozione di un sapere inclusivo, hanno espresso una chiara presa di distanza dall’evento. Il messaggio dei lavoratori è chiaro: “Dichiarano esplicitamente la propria distanza da tale evento“.

I lavoratori sottolineano come Città della Scienza rappresenti un’istituzione dedicata a combattere le discriminazioni e le ineguaglianze, ribadendo che l’organizzazione del partito di Salvini contrasta in modo netto con i valori fondamentali della struttura. “È una storia quella di Città della Scienza e dei suoi lavoratori – si legge nel comunicato – che è fatta di valori riferibili direttamente o indirettamente ai principi di libertà e di uguaglianza“. Queste affermazioni riflettono un forte senso di identità e uno spirito di lotta contro l’oscurantismo.

Critiche alle politiche del partito

Il comunicato prosegue evidenziando il disaccordo con le politiche proposte dalla Lega, definite ipocrite e caratterizzate da un atteggiamento che risulta preoccupante per quanto riguarda i diritti sociali e civili. “Tutta un’altra storia – spiega il documento – rispetto a quella di chi propugna politiche securitarie, immergendosi in un quadro di intolleranza e di attacco ai diritti fondamentali“. I lavoratori di Città della Scienza dichiarano il loro impegno a promuovere valori alternativi, a favore delle libertà individuali e della giustizia sociale.

L’assenza di dialogo e la presenza di un approccio autoritario nelle politiche pubbliche sono messaggi chiari che emergono dal comunicato. Il riferimento a governi che fomentano la discriminazione etnica e di genere è un segnale della contrarietà dei lavoratori a qualsiasi forma di intolleranza. “Consideriamo Città della Scienza un luogo comunque aperto a tutti e a tutte le idee,” affermano, ma rimarcano anche la loro estraneità rispetto a ideologie che contraddicono i valori fondamentali della Costituzione italiana.

Un impegno verso il futuro

Il comunicato si conclude esprimendo la determinazione dei lavoratori a continuare a lottare per un futuro che sia improntato alla pace e alla solidarietà. “Nel nostro piccolo,” si legge, “abbiamo come riferimento la Costituzione della Repubblica antifascista“. I lavoratori di Città della Scienza si pongono come custodi di valori di inclusività e rispetto verso tutti, credendo fermamente nell’importanza di un sapere libero e accessibile a tutti.

L’interesse per l’iniziativa del 21 marzo non solo mette in luce il divario delle opinioni sul futuro politico del paese, ma pone anche l’accento sull’importanza di spazi come Città della Scienza, che mira a stimolare un dibattito culturalmente ricco e diversificato. La tensione attorno all’evento precongressuale dimostra come le scelte politiche possano incoraggiare o respingere la costruzione di una società coesa e rispettosa delle differenze.

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