La lettura come rifugio: un’indagine svela le abitudini dei giovani abruzzesi

La lettura come rifugio: un’indagine svela le abitudini dei giovani abruzzesi

Uno studio in Abruzzo evidenzia l’importanza della lettura tra i giovani, rivelando come i libri offrano conforto e connessione nonostante le sfide dei social media e delle tecnologie digitali.
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La lettura come rifugio: un’indagine svela le abitudini dei giovani abruzzesi - Gaeta.it

Un recente studio condotto in Abruzzo mette in luce l’importanza della lettura tra i giovani di età compresa tra 16 e 19 anni, rivelando come i libri possano offrire uno spazio di respiro in un contesto sociale sempre più frenetico. I risultati sono stati presentati oggi ad Avezzano, presso l’Istituto di Istruzione Superiore “Galilei Bellisario”, durante un evento che ha visto la partecipazione di diverse figure istituzionali e accademiche.

L’indagine sulla lettura tra i giovani abruzzesi

La pubblicazione “Leggere in Abruzzo: cosa, come, quando, quanto leggono i giovani abruzzesi” è il frutto di un’indagine condotta dal Comitato Organizzatore del Premio Nazionale di Cultura “Benedetto Croce” di Pescasseroli nel corso della primavera del 2023. L’anziano studio ha avuto il supporto della Fondazione Hubruzzo e si è rivolta a un campione di 1001 studenti delle scuole abruzzesi, che hanno risposto a un questionario distribuito dalle Giurie Popolari del Premio. I dati emersi dall’indagine forniscono un quadro interessante delle abitudini di lettura dei ragazzi, così come delle sfide che affrontano in un’epoca dominata dai social network e dalle tecnologie digitali.

L’influenza dei social network sulla lettura

Un aspetto critico emerso è il ruolo dei social media e del tempo trascorso online: questi fattori hanno contribuito a ridurre la familiarità dei giovani con i tempi e i ritmi della lettura tradizionale. Questo è un punto su cui si è soffermata Silvia Arcano, docente dell’Istituto Da Vinci Colecchi dell’Aquila, che ha coordinato l’iniziativa in collaborazione con il Cepell, Centro per il Libro e la Lettura. Secondo i dati raccolti, nonostante le difficoltà, i giovani sembrano mantenere un certo grado di autonomia nella scelta dei libri, senza mostrarsi eccessivamente condizionati dai programmi scolastici.

L’importanza delle buone pratiche culturali

Raimondo Castellucci, direttore della Fondazione Hubruzzo, ha sottolineato l’interesse dell’ente nell’investire in buone pratiche culturali che coinvolgano i giovani. La scelta di sostenere l’iniziativa del Premio Croce e la pubblicazione dei risultati dell’indagine riflettono l’impegno della fondazione nel promuovere la lettura e la cultura tra le nuove generazioni. Il volume conterrà non solo i dati dell’indagine, ma anche saggi interpretativi redatti da docenti coinvolti nel progetto, fornendo così un contesto più ampio alle informazioni raccolte.

La distribuzione del volume nelle scuole

Il volume sarà inviato a tutte le scuole che fanno parte delle Giurie Popolari del Premio, così come a diverse istituzioni culturali, alla Regione e ai comuni abruzzesi. Questa iniziativa rappresenta un passo importante per promuovere la lettura tra i giovani, creando un legame tra le istituzioni educative e le iniziative culturali locali. L’evento di presentazione ha visto la partecipazione di numerose figure istituzionali, tra cui il dirigente dell’Istituto Corrado dell’Olio, il Sindaco di Pescasseroli Giuseppe Sipari e diversi rappresentanti della Fondazione Hubruzzo.

Il messaggio che emerge dall’indagine è chiaro: i giovani abruzzesi, nonostante le sfide poste dai media digitali, continuano a trovare nella lettura un momento di conforto e un modo per connettersi con il mondo, dimostrando che il libro rimane un alleato prezioso nella società contemporanea.

Ultimo aggiornamento il 29 Novembre 2024 da Sara Gatti

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