La longevità tra nutrizione, attività fisica e salute cognitiva: il punto di vista di Ennio Tasciotti

La longevità tra nutrizione, attività fisica e salute cognitiva: il punto di vista di Ennio Tasciotti

Il professor Ennio Tasciotti discute a BolognaFiere l’importanza di nutrizione, attività fisica e benessere emotivo per una longevità sana, evidenziando rischi e strategie innovative per il futuro.
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La longevità tra nutrizione, attività fisica e salute cognitiva: il punto di vista di Ennio Tasciotti - Gaeta.it

Il tema della longevità sta guadagnando sempre più attenzione nei dibatti contemporanei. Si parla di nutrizione, attività fisica e benessere emotivo come dei tre pilastri fondamentali per vivere più a lungo e in salute. Ennio Tasciotti, docente di Tecnologie Avanzate per Benessere e Invecchiamento presso l’Università San Raffaele di Roma e direttore dello Human Longevity Program, ha approfondito questo argomento nel suo intervento a BolognaFiere nel contesto dell’evento HealthAbility, in programma il 12 aprile.

L’evento a Bologna: nuovi trend e strategie per la longevità

Il 12 aprile, dalle 11:10 alle 11:40, si svolgerà un incontro dedicato alla longevità durante il quale Tasciotti condividerà con i cittadini le ultime novità e tendenze in materia di salute. In particolare, l’attenzione sarà rivolta all’importanza di un approccio salutare e integrato per combattere l’invecchiamento. Saranno discusse le innovazioni nel campo della nutraceutica, che sta emergendo come un modo per personalizzare gli approcci nutrizionali, e le tecnologie contemporanee che permettono il monitoraggio della salute in tempo reale. Uno degli aspetti più cruciali emersi dal suo intervento è l’allerta sui rischi di un futuro in cui le nuove generazioni potrebbero vivere meno dei propri genitori. Questo richiede quindi un cambio di mentalità, spingendo le persone a prendersi cura della propria salute in modo attivo e consapevole.

Il significato di longevità nella società attuale

Un interrogativo fondamentale presentato da Tasciotti è: cosa significa davvero essere longevi? La risposta è più complessa di quanto si possa pensare. Secondo il professor Tasciotti, la longevità non si misura solamente in anni di vita, ma anche e soprattutto nella qualità di vita di questi anni. Vivere più a lungo senza vivere bene non ha valore. La società spesso semplifica il concetto di invecchiamento, riducendolo a questioni di bellezza superficiale. Tasciotti invita a considerare anche la salute mentale e cognitiva, dimensioni cruciali che influenzano il benessere complessivo di una persona. La salute del cervello è essenziale per garantire una longevità di qualità e per questo motivo la ricerca si concentra sulle patologie neurodegenerative.

Mantenere in forma il cervello: attività e socialità

Per migliorare la salute cognitiva, è fondamentale allenare il cervello come si fa con il corpo. Tasciotti sottolinea che si può e si deve stimolare il cervello attraverso attività pratiche, come apprendere una nuova lingua o dedicarsi a hobby creativi. La dimensione sociale gioca un ruolo altrettanto importante. Studi condotti all’Università di Harvard mostrano chiaramente come la solitudine e la depressione possano influenzare negativamente l’invecchiamento, mentre relazioni sociali positive e momenti di gioia agiscono come veri e propri fattori protettivi. La ricerca evidenzia che vivere con altri e coltivare relazioni significative può aiutare a mantenere il cervello in forma, così come si fa con il corpo in palestra.

Frontiere della ricerca: prevenzione e innovazione

Oggi, la sfida principale è quella di controllare i processi infiammatori e ossidativi che accelerano l’invecchiamento. La prevenzione diventa così la strategia chiave. Analizzare come si manifestano i danni biologici e affrontarli prima che si presentino è cruciale. L’approccio contemporaneo della medicina della longevità permette già di monitorare e modulare questi processi in modo proattivo. Nel laboratorio di Tasciotti, ad esempio, si stanno sviluppando nanoparticelle intelligenti capaci di rilasciare molecole antinfiammatorie mirate. Queste innovazioni potrebbero cambiare profondamente il modo in cui concepiamo la salute e la prevenzione nel lungo termine.

Differenze di longevità tra uomini e donne

Le statistiche mostrano che le donne tendono a vivere più a lungo degli uomini, un dato attribuibile a vari fattori. Secondo le teorie evoluzionistiche, le donne hanno ruoli chiave nella cura della prole, il che le porta a mantenere una salute ottimale per lungo tempo. Da un punto di vista biologico, gli estrogeni offrono protezione da molte malattie. Ultimamente, si sta analizzando anche l’impatto delle emozioni: gentilezza e empatia, più comuni tra le donne, sembrano avere un ruolo positivo nella salute. Questi sentimenti possono, infatti, influenzare il benessere fisico a livello biochimico, migliorando la loro risposta immunitaria e quindi contribuendo a una vita più lunga.

Rischi per la longevità: un futuro incerto

Sebbene si stia assistendo a un trend di crescente longevità, Tasciotti esprime preoccupazioni. La nostra generazione potrebbe essere la prima a sperimentare una riduzione dell’aspettativa di vita, segnando una potenziale inversione di tendenza. Questa previsione è influenzata da fattori come il cambiamento ambientale e le abitudini di vita poco salutari, che portano a un incremento precoce delle malattie croniche. Malattie come obesità, diabete e altre patologie degenerative stanno emergendo prima rispetto alle generazioni passate, e ciò è aggravato dall’inquinamento, dalla sedentarietà e da una nutrizione inadeguata.

Suggerimenti pratici per migliorare la qualità della vita

Attività quotidiane come filtrare l’aria e l’acqua nelle proprie case possono ridurre l’esposizione a sostanze dannose. Anche l’alimentazione gioca un ruolo fondamentale; ridurre i cibi processati e privilegiare alimenti freschi e variegati contribuisce a migliorare la salute intestinale e generale. In questo contesto, Tasciotti invita a riflettere su come le scelte quotidiane possano influire a lungo termine sul nostro benessere. Le decisioni che prendiamo oggi hanno un impatto significativo sulla nostra longevità e qualità della vita futura.

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