Le organizzazioni criminali si adattano rapidamente ai cambiamenti tecnologici, sfruttando piattaforme digitali come social media e applicazioni di messaggistica criptata per comunicare e coordinare le loro attività illecite. Nel contesto della lotta alla mafia, questo adattamento presenta sfide significative per le autorità. Recentemente, al centro di studi PIO La Torre di Palermo, il procuratore capo Maurizio De Lucia ha evidenziato come la criminalità organizzata stia modificando il proprio modus operandi, rendendo necessaria una risposta adeguata da parte dello Stato.
La nuova comunicazione della mafia
Oggigiorno, le organizzazioni mafiose non si affidano più esclusivamente a modalità tradizionali di comunicazione. Secondo il procuratore De Lucia, la digitalizzazione ha trasformato il modo di prendere decisioni all’interno delle bande. Se in passato le decisioni venivano assunte dai vertici attraverso una gerarchia consolidata, oggi si assiste a un’accelerazione nei processi decisionali. L’uso di strumenti di comunicazione criptati consente ai membri di queste organizzazioni di interagire senza timore di intercettazioni da parte delle forze dell’ordine. Questo cambiamento ha reso più reattiva la mafia, aumentando la sua operatività e la difficoltà di monitorarla.
Le attività illecite nel deep web
Un aspetto critico emerso dalla relazione di De Lucia riguarda il traffico di stupefacenti e altre attività illecite che si svolgono nel deep web. I mercati clandestini online costituiscono un luogo privilegiato per lo scambio di beni proibiti, inclusi droghe, armi e, purtroppo, traffico di esseri umani. Le transazioni avvengono in modo anonimo e protetto, rendendo difficile per la polizia e le autorità giudiziarie infiltrarsi e raccogliere prove. Questo scenario richiede un monitoraggio costante e l’aggiornamento delle strategie investigative da parte delle forze dell’ordine.
Necessità di un aggiornamento tecnologico
De Lucia ha sottolineato l’urgenza di un rinnovamento nelle metodologie di approccio alle indagini sulla mafia. Le tecnologie di informatica diventano sempre più cruciali nella lotta contro la criminalità organizzata. Gli agenti di polizia del futuro dovranno possedere competenze informatiche avanzate, in grado di individuare attività sospette e sfruttare i dati provenienti dallo spazio digitale per perseguire i criminali. L’uso della tecnologia non sostituisce l’azione tradizionale, ma si affianca ad essa, permettendo di affrontare le mafie in modo più efficace.
Le organizzazioni criminali stanno cambiando rapidamente e, di fronte a questi mutamenti, le autorità devono rispondere con una strategia agile e tecnologicamente avanzata. La lotta alla mafia non può limitarsi a metodi obsoleti; piuttosto, deve abbracciare l’innovazione e le nuove frontiere della tecnologia per affrontare una criminalità sempre più sofisticata e ben organizzata.
Ultimo aggiornamento il 30 Gennaio 2025 da Laura Rossi