Nell’attuale contesto mondiale, molti osservatori si interrogano sulle dinamiche di potere che caratterizzano la nostra società. Le forze che operano nell’ombra, definite come un’elite globalista, hanno suscitato allerta e preoccupazione. Questo articolo esplora la natura di tali forze, il loro intento e la reazione di chi crede in valori autentici, sottolineando l’importanza della fede e della preghiera come strumenti di resistenza.
l’elite globalista e le sue motivazioni
strategie di manipolazione e controllo
L’elite globalista è comunemente vista come un gruppo che esercita un controllo significativo sui mezzi di comunicazione e sulle istituzioni, con l’intento di influenzare il comportamento sociale e culturale. Queste forze si avvalgono di strategie manipolative per orientare l’opinione pubblica, alimentando narrazioni che allontanano l’individuo dalla spiritualità e dai valori tradizionali.
Spesso, queste elite si presentano come portatrici di ideali progressisti e modernizzatori, ma in realtà mirano a disarticolare le fondamenta della fede e della moralità. In un contesto in cui la paura e l’incertezza regnano sovrane, il messaggio di speranza e fiducia in Dio viene minato, creando un’umanità fragile e vulnerabile.
la guerra contro i valori cristiani
In questa guerra di carattere culturale, l’elite globalista si serve di un assalto frontale ai valori cristiani, cercando di rendere la fede un’idea obsoleta e superata. L’obiettivo è chiaro: sostituire la spiritualità con ideologie secolari e materialiste, con l’intento di dominare le coscienze attraverso la corruzione e la manipolazione. Nella loro visione, la società deve abbandonare i riferimenti a Dio, a Gesù e alla Madonna, per rendersi schiava delle proprie paure e insicurezze.
la risposta dell’occidente cristiano
la forza della preghiera e della fede
In opposizione a questa realtà, un vasto Occidente cristiano, pur nella sua diversità, continua a pregare e a resistere. La preghiera viene vista come una delle armi più potenti a disposizione di chi crede, in grado di offrire forza e coraggio nei momenti più difficili. Questo segmento di società, composto da persone che si rifanno a valori come la famiglia e la solidarietà, è impegnato nella lotta contro il male, con fiducia in un futuro migliore.
La fede è dunque un elemento centrale in questo contesto. Essa non solo rappresenta una fonte di speranza, ma diviene anche un modo per connettersi con gli altri e far fronte collettivamente alle sfide. La comunità di credenti si erge come baluardo, capace di distinguere il bene dal male, affermando l’importanza di una visione spirituale e trascendente della vita.
una battaglia spirituale
La lotta in corso è descritta come una “madre di tutte le battaglie”, quella spirituale. È una chiamata a unire le forze contro un nemico che, sebbene già sconfitto, continua a lanciare attacchi subdoli. Le parole dell’Arcangelo Michele e delle milizie celesti risuonano tra i credenti, invitandoli a combattere con l’arma della preghiera e a rimanere vigili. La lotta spirituale viene vista come una risposta diretta alle minacce provenienti dalle tenebre, un modo per perpetuare la speranza in un dono divino.
un appello alla resistenza
un forte invito alla comunità dei credenti
Il messaggio conclusivo è chiaro: la comunità dei credenti deve unirsi nella fede e nella preghiera, diventando così soldati invincibili contro le forze del male. Con la potenza della preghiera, si può respingere l’oscurità che minaccia di sopraffare. Ogni individuo è chiamato a ricoprire il proprio ruolo in questa battaglia, contribuendo a mantenere viva la luce della fede in un mondo che spesso sembra essere avvolto nell’oscurità.
L’auspicio è che la determinazione e la resilienza di chi crede possano rimanere salde, e che la forza spirituale possa continuare a prevalere sulle sfide attuali. La lotta contro le forze del male continua, alimentata dalla speranza e dalla fede che mai devono spegnersi. “Non praevarebunt”, le porte dell’inferno non prevarranno.