La magia de "I promessi sposi - opera moderna" arriva a Salerno: un evento da non perdere

La magia de “I promessi sposi – opera moderna” arriva a Salerno: un evento da non perdere

Il 29 marzo 2025, il Teatro Augusteo di Salerno ospiterà “I promessi sposi – opera moderna”, una reinterpretazione innovativa del capolavoro di Manzoni, con un cast di talenti e musiche originali.
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La magia de "I promessi sposi - opera moderna" arriva a Salerno: un evento da non perdere - Gaeta.it

Sabato 29 marzo 2025, il Teatro Augusteo di Salerno ospiterà un evento atteso con trepidazione: la rappresentazione di “I promessi sposi – opera moderna”. Questa nuova versione dell’iconico romanzo di Alessandro Manzoni, rielaborata dall’eclettico Michele Guardì, promette di portare il pubblico in un viaggio avvolgente tra emozioni e innovazione. La rappresentazione, arricchita dalle musiche del talentuoso Pippo Flora, compositore di Broadway, e da una regia di Graziano Galatone, è un omaggio al pensiero manzoniano e celebra i 150 anni dalla morte dell’autore.

Una rielaborazione innovativa di un capolavoro

Questa nuova interpretazione de “I promessi sposi” segna un importante passaggio nell’adattamento di opere letterarie classiche al teatro moderno. Michele Guardì, con la sua visione artistica, ha saputo mantenere intatti i temi universali del romanzo, come l’amore, la giustizia e la lotta contro l’oppressione, mentre ha introdotto elementi contemporanei per attrarre un pubblico diversificato. La produzione non si limita a narrare la storia di Renzo e Lucia, ma esplora anche la profondità dei personaggi attraverso un linguaggio e una messa in scena vivaci.

Allegando proiezioni immersive e scenografie inventive, il lavoro punta a rendere l’atmosfera del 1600 più accessibile e coinvolgente per gli spettatori moderni. Grazie al patrocinio morale della SIAE e al riconoscimento dal Ministero della Cultura, l’evento si colloca come un’importante iniziativa culturale, rafforzando il legame tra le nuove generazioni e la grande tradizione letteraria italiana.

Un cast di talenti al servizio della narrazione

Il cast di “I promessi sposi – opera moderna” si distingue per la presenza di nomi di spicco del panorama teatrale. Maria Grazia Di Valentino, già nota per la sua performance in “Dracula Opera Rock”, interpreterà la Monaca di Monza. Accanto a lei, Maurizio Semeraro, grazie alle sue esperienze in musical di successo, darà vita a Don Abbondio, un personaggio chiave nei sortilegi narrativi della storia.

Flavia Di Bartolomeo e Marco Di Nunno, cuori pulsanti della trama, si presenteranno nei panni di Lucia e Renzo, portando sul palco freschezza e talento. La Madre di Cecilia sarà interpretata da Francesca Pignatelli, un’artista poliedrica anche protagonista della trasmissione “Sottovoce” su Rai 1. Altri volti noti, come Piero Locorotondo nel ruolo di Don Rodrigo e Marta Villani come Perpetua, arricchiscono ulteriormente un cast già di per sé molto promettente.

Le coreografie, curate da Sara Baldini, aggiungeranno un ulteriore strato di dinamicità alla produzione, rendendo ogni scena un vero e proprio spettacolo da vivere.

Un evento da non perdere nel panorama culturale

La tappa a Salerno della “I promessi sposi – opera moderna” è un’occasione imperdibile per tutti gli amanti del teatro. Con un’unica data programmata, l’evento rappresenta un’opportunità per immergersi in una delle storie più ammirate della letteratura italiana, reinterpretata attraverso una lente contemporanea. E’ anche un momento per riflettere sull’eredità di Manzoni e sul suo contributo alla cultura nazionale, invitando il pubblico a rinnovare il proprio legame con le proprie radici culturali, in un’atmosfera di condivisione ed emozione collettiva.

Questo allestimento si propone come un grande tributo alla tradizione teatrale italiana e alla rilettura delle opere classiche, rendendole accessibili e attuali, nel tentativo di far risuonare la voce dell’autore anche attraverso nuove generazioni. Sabato 29 marzo sarà dunque una serata da segnare in agenda per chi vive e sente il richiamo del grande teatro.

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