La tradizione del presepe napoletano, ricca di storia e di arte, continua a sorprendere e affascinare oltre i confini italiani. Ultimamente, due significativi esempi di questa meravigliosa pratica si possono osservare a Las Vegas e a Parigi, dove Ulderico Pinfildi, maestro riconosciuto dell’arte presepiale, ha portato la Natività in scene di grande impatto visivo e culturale. Questo articolo esplorerà l’eccezionale lavoro di Pinfildi e l’importanza di queste opere lontano dalla loro terra d’origine.
L’arte presepiale di Ulderico Pinfildi
Ulderico Pinfildi è un nome di spicco nel panorama dell’arte presepiale napoletana. La sua passione per la creazione di presepi lo ha portato a realizzare opere di alta qualità che richiamano l’attenzione di collezionisti internazionali e istituzioni prestigiose. Tra le sue opere più note, si distingue il presepe caravaggesco realizzato per il Pio Monte della Misericordia a Napoli e quello presente nella storica Chiesa del Gesù a Roma. Queste creazioni non sono semplicemente rappresentazioni della Natività ; sono racconti viventi, tramandati di generazione in generazione, in cui ogni figura, ogni dettaglio, riflette la cultura e le tradizioni partenopee.
Nel suo recente viaggio a Las Vegas, Pinfildi ha affrontato una commissione particolarmente ambiziosa, portando con sé un’intera scena di Natività composta da 250 figure e cinquanta animali. Per il suo lavoro, il maestro ha preso ispirazione dal grande presepe di Natale allestito ogni anno al Metropolitan Museum di New York, il quale ha colpito profondamente il committente americano. Questo ha dato vita a un progetto che ha richiesto ben due anni di preparazione e una pianificazione meticolosa.
Un capolavoro trasportato a Las Vegas
Il presepe realizzato per un collezionista d’arte americano è una fusione di arte e teatralità , progettato per un’area di 6,5 metri per 4,5 metri. Questo allestimento non è solo un’esibizione di artigianato, ma un’esperienza immersiva che combina elementi della tradizione napoletana con riferimenti alla pittura classica. Le scene principali attingono ad opere conosciute, come “Le nozze di Canaa” di Paolo Veronese, evidenziando la passione del cliente per la storia dell’arte.
Nella struttura imponente e curata nei minimi dettagli, fa capolino un abete di 7 metri, sovrastato da cinquanta angeli che trionfano in volo. La presenza di una banda ottomana e princesse circassi si aggiunge a un ventaglio di personaggi popolari, creando una narrazione visiva che testimonia le radici storiche e culturali del sud Italia. Ogni figura racconta una storia, e la complessità dell’opera invita gli osservatori a immergersi in un mondo di tradizioni e folklore.
La scena napoletana arriva anche a Parigi
Non meno affascinante è l’opera che Pinfildi ha realizzato per il Bristol di Parigi, un lussuoso palazzo vicino all’Eliseo. Su richiesta della proprietaria, Elvira Oekter, il maestro ha ampliato la sua già ricca scena della Natività , portando un pezzo di Napoli nella capitale francese. Questi progetti non solo mettono in luce il talento di un singolo artista, ma fungono anche da ponte culturale che collega Napoli a città globali come Las Vegas e Parigi.
La capacità di Pinfildi di creare opere che superano le barriere geografiche e culturali è un chiaro segnale di quanto la tradizione presepiale napoletana continui a esercitare un fascino universale. I presepi non sono solo simboli religiosi; sono monumenti di storie, usi e costumi che vivono attraverso le mani di un maestro artigiano. La magia di queste opere continua a incantare e stimolare la curiosità di chiunque vi si avvicini, rendendo il presepe napoletano un fenomeno di grande valore artistico e culturale.
Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Donatella Ercolano