La medicina difensiva: una realtà sempre più diffusa
La medicina difensiva è un fenomeno in costante crescita nell’ambito della pratica medica, con conseguenze significative per il sistema sanitario nazionale. Secondo Maurizio Brausi, presidente del Collegio Italiano dei Chirurghi, l’80% dei chirurghi italiani ricorre a questa pratica per paura di contenziosi legali, con un impatto economico rilevante sul Ssn.
Le specialità più a rischio
Le specialità mediche più esposte a contenziosi legali sono l’ortopedia, la chirurgia generale e la ginecologia-ostetricia. In particolare, l’ortopedia registra il 30% delle denunce, seguita dalla chirurgia generale con il 15% e dalla ginecologia-ostetricia. Questi dati evidenziano la delicatezza delle procedure chirurgiche e la necessità di adottare misure preventive per evitare controversie legali.
Linee guida e comunicazione con i pazienti: strumenti essenziali
Per prevenire contenziosi legali e garantire una pratica medica responsabile, è fondamentale che i chirurghi si attengano scrupolosamente alle linee guida nazionali e internazionali. Inoltre, è necessario instaurare un rapporto di fiducia e dialogo con i pazienti, fornendo loro tutte le informazioni necessarie sulle procedure mediche, le possibili complicazioni e il follow-up post-intervento. Il coinvolgimento e il sostegno della famiglia del paziente sono anch’essenziali per un percorso di cura efficace e trasparente.
Ultimo aggiornamento il 12 Giugno 2024 da Laura Rossi