In un contesto in cui la salute pubblica gioca un ruolo cruciale, la medicina generale si afferma come un punto di riferimento essenziale per le vaccinazioni degli adulti, specialmente per le categorie più vulnerabili come gli anziani e i soggetti fragili. Durante la presentazione del nuovo Calendario vaccinale per la vita 2025, Gianmarco Rea, segretario della Simg Regione Lazio, ha chiarito come questi professionisti della salute siano determinanti per garantire un’adeguata copertura vaccinale.
Un servizio sanitario a portata di mano
La medicina generale rappresenta davvero un avamposto del Servizio sanitario nazionale, portando servizi essenziali direttamente nelle comunità. Gianmarco Rea ha sottolineato l’importanza degli ambulatori dei medici di base, che agiscono come il primo contatto per i cittadini in materia di prevenzione. Questi professionisti non solo forniscono informazioni cruciali sui vaccini, ma giocano un ruolo attivo nella promozione della salute e della prevenzione attraverso screening e consigli personalizzati.
Nello specifico, la vaccinazione dei pazienti adulti presenta delle sfide uniche rispetto a quelle pediatriche. Rea ha evidenziato la necessità di adottare un approccio mirato, che includa la chiamata attiva e l’individuazione di pazienti che necessitano di vaccinazione. La medicina generale, in questo senso, diventa una figura centrale: non solo per assicurare le vaccinazioni nei propri ambulatori, ma anche per rispondere a domicilio alle esigenze di chi non può recarsi presso il medico, come gli anziani.
Scelte di vita e prevenzione vaccinale
La propensione degli italiani alla vaccinazione è un dato positivo, con una percentuale che registra una netta disponibilità, ad eccezione di una consistente minoranza di soggetti scettici, pari a meno dell’1%. Rea ha commentato che, pur essendoci una certa incidenza di indecisi, gli anziani si dimostrano favorevoli alla vaccinazione, soprattutto nel periodo autunnale, dedicato in genere a vaccini come quelli per l’influenza, il pneumococco e il Covid-19.
Tuttavia, la disponibilità dei vaccini è cruciale: Rea ha fatto notare le difficoltà riscontrate in Lazio nella fornitura di alcuni tipi di vaccini, come quello anti Herpes zoster. In confronto, altre regioni come l’Umbria sembrano meglio organizzate e più reattive nella distribuzione. Questo divario evidenzia la necessità di un miglioramento nella logistica e nella pianificazione vaccinale.
Un impegno continuo da parte della medicina generale
La Società scientifica Simg non intende allentare l’attenzione sui temi legati alla vaccinazione. Ha ribadito il proprio impegno a rafforzare le conoscenze e le competenze dei medici di famiglia su questi argomenti fondamentali. L’obiettivo è garantire che la medicina generale possa avere accesso a un numero maggiore di vaccini da somministrare ai pazienti, in modo da promuovere un’adeguata immunizzazione tra le fasce più sensibili della popolazione.
L’assistenza medica, in particolare per gli anziani e i soggetti a rischio, deve essere costantemente migliorata e ampliata. Investire nella formazione e nelle risorse dei medici di medicina generale non è solo una necessità, ma una responsabilità per garantire una salute pubblica più forte e resiliente, centrata realmente sulle esigenze dei cittadini.
Ultimo aggiornamento il 18 Dicembre 2024 da Armando Proietti