La messa crismale di Bressanone rappresenta un importante appuntamento annuale, un momento di unione tra il vescovo e il clero della diocesi. Durante la celebrazione, presieduta da monsignor Ivo Muser insieme a sacerdoti e diaconi, si è svolto il momento solenne di benedizione degli olii santi. Questi unguenti sono essenziali per amministrare i sacramenti nelle varie parrocchie, sottolineando così l’importanza del legame tra comunità e fede.
La tradizione della messa crismale
La messa crismale è una tradizione che affonda le radici nella storia della Chiesa, segna un momento di rinnovamento spirituale per i membri del clero. Durante questo rito, gli olii santi sono benedetti e destinati a vari usi liturgici, quali il battesimo, la cresima e l’ordinazione dei sacerdoti. Questo gesto non è solo un simbolo dell’unità ecclesiale, ma anche un richiamo al compito fondamentale degli ecclesiastici nel promuovere la fede tra i fedeli. L’olio consacrato rappresenta la presenza divina e la forza del sacramento, quindi, la sua benedizione assume un significato profondo nella vita delle comunità.
L’omelia di mons. Ivo Muser: cambiamenti e sfide
Durante l’omelia, mons. Muser ha affrontato il tema dei cambiamenti che caratterizzano il nostro tempo, in particolare in relazione alla vita e alla pratica della fede. Ha sottolineato come i sacerdoti e i diaconi non siano immuni dagli stravolgimenti sociali e culturali, i quali portano molti a sentirsi demotivati e stanchi. La transizione da un modello pastorale tradizionale a uno più moderno rappresenta una sfida considerevole. Il vescovo ha messo in luce come il carico crescente di responsabilità possa generare ansia e incertezze tra i membri del clero.
Infatti, il compito di gestire la cura pastorale di più parrocchie contemporaneamente pone interrogativi significativi sulla possibilità di coltivare legami profondi con i membri della comunità. L’assenza di risposte certe è un aspetto che mons. Muser ha affrontato con franchezza ma con un invito chiaro ai presenti: “spingersi a promuovere un clima di speranza e apprezzamento reciproco tra clergy e laici.”
Un messaggio di speranza e gratitudine
Mons. Muser ha concluso il suo intervento con un forte appello all’importanza di riconoscere il valore del lavoro degli altri. Ha esortato i presenti a celebrarsi a vicenda, evidenziando come gli sforzi compiuti da ogni singola persona siano una risorsa per la comunità nel suo complesso. L’esortazione è di continuare a costruire legami significativi e di rimanere solidali in questo cammino di fede, promuovendo un messaggio di speranza: “Cristo è la nostra speranza,” ha ribadito.
Le celebrazioni del Venerdì Santo
La messa crismale è solo l’inizio di una serie di celebrazioni che caratterizzano il periodo pasquale. Il giorno seguente, Venerdì Santo, il vescovo guiderà la celebrazione della Passione di Cristo nel Duomo di Bolzano, un momento di riflessione profonda e di partecipazione comunitaria. Durante la Settimana Santa, oltre alle celebrazioni liturgiche, si raccoglieranno anche le offerte per la Quaresima di fraternità, una campagna solidale che sostiene progetti nelle missioni.
Questo periodo non è solo un tempo di rituali, ma un’invocazione alla comunità a unirsi per supportare chi è in difficoltà e a riflettere sul significato della fede nella vita quotidiana.