Un evento culturale porta a Gorizia due figure di rilievo del cinema e della letteratura, in occasione della nomina della città a capitale europea della cultura transfrontaliera nel 2025.
Il 16 luglio al teatro Verdi è previsto un incontro che mette al centro il tema dei confini, fisici e metaforici. La Milanesiana, rassegna ideata da Elisabetta Sgarbi, presenta il dialogo tra Aleksandr Sokurov, regista russo di fama internazionale, e Claudio Magris, scrittore e studioso legato alla tradizione mitteleuropea. L’appuntamento è inserito nel programma di GO! 2025, evento che celebra l’identità di Gorizia e Nova Gorica come città unite tra Italia e Slovenia.
un incontro costruito sul significato dei confini
Aleksandr Sokurov e Claudio Magris, pur appartenendo a ambiti artistici differenti, condividono un interesse profondo per i confini. Magris, con una carriera di studio e scrittura concentrata sulle terre di frontiera e sulla cultura mitteleuropea, da decenni esplora il senso dell’identità che nasce dai passaggi tra nazioni e tradizioni diverse. Le sue opere mettono in luce la mutevolezza storica e culturale delle aree di confine, dove si mescolano e si confrontano lingue, popoli, storie.
un cinema che indaga i confini interiori e storici
Dall’altra parte, il cinema di Sokurov si concentra sui limiti esistenziali e morali. Nei suoi film più recenti il regista riflette sul legame tra l’anima russa e le contraddizioni della storia contemporanea, affrontando temi come il dolore, la memoria e il senso del sacro. Le sue immagini, spesso elegiache e visionarie, indagano quel confine intangibile che separa la realtà dall’interiorità umana, specie in tempi di crisi.
L’incontro del 16 luglio è organizzato per mettere in dialogo queste due visioni, mantenendo come sfondo il tema centrale della capitale europea della cultura 2025: l’intelligenza dei confini.
il programma della serata al teatro Verdi
L’evento si apre con la lettura di un testo inedito firmato da Claudio Magris. Il racconto affronta il tema dell’incontro, cardine della serata dedicata ai confini sia geografici sia umani. La lettura darà il via a un dialogo che prosegue con Aleksandr Sokurov. Il regista discute con Aliona Shumakova, docente e critica cinematografica di origine russa, che lo accompagna nell’analisi del suo lavoro e della sua riflessione artistica.
proiezione di due film restaurati di sokurov
A seguire saranno proiettati due film restaurati: Zhertva vecernjaja ed Elegia dorogi . Questi titoli rappresentano due tappe fondamentali nel percorso creativo di Sokurov. Entrambe le opere esplorano il tema del sacrificio, la memoria della storia e il rapporto con il senso del sacro, elementi ricorrenti nel cinema del regista. La proiezione ha valore sia artistico sia culturale nel contesto di GO! 2025, perché introduce il pubblico a una riflessione profonda sulle radici morali e spirituali dell’umanità.
il contesto di go! 2025 e la collaborazione fra realtà locali e culturali
L’evento è co-organizzato dal Gect Go, gruppo europeo di cooperazione territoriale che promuove progetti transfrontalieri tra Nova Gorica e Gorizia, e dal Comune di Gorizia. Questa collaborazione rafforza il significato dell’iniziativa, che non si limita a un incontro culturale, ma si inserisce nell’ampia mobilitazione della regione per valorizzare la specificità storica e sociale dei territori di confine.
Elisabetta Sgarbi, direttrice artistica della Milanesiana, parteciperà alla serata. Nel 2024, proprio a Gorizia, ha ricevuto il Premio Amidei per la cultura cinematografica, un riconoscimento che sottolinea il legame tra questa città e il mondo del cinema e della letteratura.
La presenza di figure come Magris e Sokurov mette in luce gli spazi di riflessione offerti da progetti come GO! 2025, che recuperano la storia della Mitteleuropa e l’eredità delle frontiere come elementi viventi della cultura contemporanea. La serata del 16 luglio al teatro Verdi si preannuncia come un momento di confronto intenso e di grande interesse per chi vuole approfondire la complessità delle identità legate al territorio e oltre.