la ministra Bernini a Bolzano e Trento: focus su università, ricerca e innovazione tecnologica

la ministra Bernini a Bolzano e Trento: focus su università, ricerca e innovazione tecnologica

Anna Maria Bernini visita Trentino Alto Adige per rafforzare la collaborazione tra Libera università di Bolzano, Noi Techpark e Confindustria Trento, puntando su ricerca, innovazione e sostegno a studenti e ricercatori.
La Ministra Bernini A Bolzano La Ministra Bernini A Bolzano
La ministra Bernini ha visitato il Trentino Alto Adige per rafforzare la collaborazione tra università, ricerca e imprese, focalizzandosi su innovazione, biotecnologie e sostegno a studenti e ricercatori. - Gaeta.it

Nel corso della sua visita in Trentino Alto Adige, Anna Maria Bernini, ministra dell’Università e della Ricerca, ha incontrato gli attori principali della ricerca e dell’innovazione locale. Il percorso si è concentrato su realtà come la Libera università di Bolzano, il Noi Techpark e Confindustria Trento, con l’obiettivo di rafforzare i legami tra università, enti di ricerca e imprese. Il tema centrale sono stati i progetti collegati anche al Piano nazionale di ripresa e resilienza, in particolare nel settore delle biotecnologie, sanità e food management.

Il ruolo della libera università di Bolzano nella sinergia territoriale

La Libera università di Bolzano si è presentata come un nodo cruciale nell’ecosistema locale dedicato alla ricerca e sviluppo. La ministra Bernini ha sottolineato come questa realtà abbia anticipato molte delle strategie previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. L’ateneo, infatti, ha sviluppato una collaborazione stretta con vari soggetti del territorio, andando oltre il tradizionale modello accademico.

Approccio multidisciplinare per sfide complesse

Durante l’incontro è emerso come l’università non si limiti a trasmettere conoscenze verticali in discipline specifiche, ma favorisca un approccio multidisciplinare. Il dialogo fra biotecnologie, intelligenza artificiale, medicina e filosofia, ad esempio, si traduce in progetti di ricerca che uniscono competenze diverse per affrontare sfide complesse. La ministra ha citato figure professionali inedite come il bioeticista o il medico ingegnere, esempio concreto di questa contaminazione fra i saperi.

La presenza e il contributo attivo della Libera università di Bolzano si confermano essenziali per guidare iniziative scientifiche e tecnologiche, rafforzando il rapporto tra mondo accademico e società civile. Il legame con il territorio assume una valenza strategica, non solo per attrarre studenti e ricercatori, ma anche per creare ponti verso attività industriali e aziendali.

Noi techpark: un polo di innovazione e tecnologia a Bolzano

Il Noi Techpark ha rappresentato la seconda tappa significativa della visita di Bernini. Questa struttura di ricerca e sviluppo si caratterizza come un centro dove convergono imprese tecnologiche, startup e istituti scientifici. Il polo punta soprattutto su settori emergenti come le biotecnologie, il nuovo settore sanitario e la gestione alimentare, ambiti che richiedono competenze tecnologiche avanzate.

Il dialogo emerso durante la visita ha confermato l’importanza del Noi Techpark come luogo in cui si fondono ricerca universitaria e applicazioni industriali. La ministra ha evidenziato come la contaminazione tra discipline sia un elemento imprescindibile per avanzare in queste aree, soprattutto in un contesto in cui tecnologie digitali e scientifiche si intrecciano sempre più. All’interno del techpark, idee e progetti trovano un terreno favorevole per essere sviluppati in modo concreto.

Superare le barriere tra mestieri e discipline

Bernini ha osservato che al Noi Techpark si lavora per superare le tradizionali barriere tra mestieri e discipline. La presenza di figure professionali diverse che collaborano su temi innovativi testimonia la volontà di creare un ecosistema aperto e dinamico. La partnership con la Libera università di Bolzano fornisce inoltre un ancoraggio scientifico forte, necessario per avviare percorsi di ricerca a lungo termine mentre si sperimentano soluzioni innovative utili sul territorio.

Impegni del governo per housing sociale e sostegno alla ricerca

Nel confronto con gli interlocutori locali sono stati ribaditi anche alcuni punti di intervento del governo Meloni riguardanti l’università e la ricerca. Bernini ha posto l’accento su due fronti: l’housing sociale per studenti e giovani ricercatori e la facilità di rientro e arrivo di talenti in Italia.

Si prevede di finanziare fino al 70% nuovi studentati e strutture abitative destinate ai giovani iscritti alle università. Questa misura cerca di rispondere alle necessità di spazi adeguati in particolare nelle città universitarie, dove l’offerta abitativa spesso non copre la domanda crescente. Si tratta di un tentativo concreto per rendere più accessibile la permanenza sul luogo di studio e favorire una migliore qualità della vita degli studenti.

Parallelamente, il governo intende incentivare la mobilità di ricercatori italiani e stranieri attraverso strumenti che agevolino il loro inserimento in istituti universitari e centri di ricerca. L’obiettivo è aumentare la competitività a livello internazionale e favorire il ritorno di esperienze formate all’estero. Questi interventi si inseriscono in un più ampio piano di investimenti volti a sostenere la produzione scientifica nazionale e il collegamento con il mondo produttivo.

Visite come quella della ministra Bernini al Noi Techpark e a Confindustria Trento testimoniano una strada che punta a valorizzare la collaborazione tra ricerca, territorio e impresa, un nodo centrale per il futuro della ricerca e dell’innovazione in Trentino Alto Adige e in Italia.

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