Il mondo della moda ha intrapreso un percorso di trasformazione radicale, in cui l’interazione tra il settore economico, l’arte e il panorama digitale gioca un ruolo centrale. Recentemente, un’analisi condotta da SocialData, in collaborazione con Urban Vision, ha fornito uno sguardo dettagliato sulle visualizzazioni e sull’engagement dei video delle sfilate di moda su YouTube, in particolare durante la Milano Fashion Week e la Paris Fashion Week. Questo studio ha rivelato dinamiche attuali che vedono il pubblico social sempre più coinvolto e attivo, non solo nei confronti dei brand, ma anche delle celebrity che prendono parte a questi eventi.
La partecipazione del pubblico: analisi del fenomeno
La ricerca ha evidenziato come il pubblico online segua con grande attenzione le sfilate, interagendo attivamente non solo attraverso commenti, ma anche esprimendo il proprio consenso tramite like e visualizzazioni. Le metriche di YouTube, analizzate il giorno successivo alla conclusione degli eventi, hanno mostrato un chiaro segnale di interesse. Sia le sfilate milanesi che quelle parigine hanno registrato un flusso costante di visualizzazioni, superando complessivamente i 15 milioni di views.
Questo comportamento del pubblico sottolinea come la moda stia diventando sempre più un’esperienza collettiva, in cui il digitale e il fisico si intrecciano in modo profondo. Le sfilate non sono più eventi riservati a pochi privilegiati, ma si trasformano in spettacoli globali, accessibili a chiunque attraverso piattaforme social. Questo approccio ha attirato l’attenzione su designer e marchi che riescono a creare un forte coinvolgimento, trasformando ogni apparizione in un evento imperdibile.
Gucci, Prada e Bottega Veneta: protagonisti della scena milanese
Durante la Milano Fashion Week, i marchi Gucci, Prada e Bottega Veneta hanno attirato l’attenzione con numeri da record, in termini di visualizzazioni su YouTube. Gucci è riuscito a stravincere la competizione con ben 3,5 milioni di visualizzazioni, seguito da Bottega Veneta con 2,36 milioni e Prada con 1,27 milioni. Risulta particolarmente significativo il risultato di Bottega Veneta, che ha raggiunto questi numeri con un numero relativamente limitato di follower, pari a sole 293 mila unità . Questo indica una forte capacità di attrarre l’attenzione del pubblico, sebbene la base di follower non sia comparabile a quella di brand storici.
Le dinamiche cambiano drasticamente anche a Parigi, dove Saint Laurent ha conquistato il podio delle visualizzazioni, superando nomi di peso come Dior e Louis Vuitton. Un elemento interessante emerso dall’analisi è il ruolo della musica nello scatenare engagement, come dimostrato dalla reinterpretazione di Charlotte Gainsbourg di “Les Paradis Perdus“, che ha attirato commenti entusiasti degli spettatori.
Sfilate e il contrasto tra follower e visualizzazioni
L’analisi di SocialData ha portato alla luce sorprendenti discrepanze tra il numero di follower e il livello di engagement dei marchi. A Milano, Bottega Veneta ha dimostrato di avere un’influenza notevole, realizzando performance elevate nonostante un seguito social modesto. Questa tendenza si riflette anche a Parigi, dove Valentino ha registrato un alto tasso di coinvolgimento grazie al debutto del nuovo direttore creativo Alessandro Michele, la cui visione e creatività sono state ben accolte sia dal pubblico che dalla critica. I commenti sui video testimoniano l’ammirazione per il suo lavoro, contribuendo a rendere il brand protagonista dell’evento.
Questi dati forniscono un’importante indicazione su come l’engagement oggi non sia solo un riflesso del numero di follower, ma anche della capacità di un brand di raccontare storie coinvolgenti e di generare emozioni tra i propri spettatori.
Il potere delle celebrities nella moda
Nelle sfilate di Milano, l’influenza delle celebrities è stata cruciale per attirare un pubblico numeroso. Ad esempio, Versace ha ottenuto un notevole engagement grazie alla presenza di Prince Hyunjin, membro del popolare gruppo K-pop Stray Kids, il quale ha catalizzato l’attenzione del pubblico asiatico. Anche Dolce & Gabbana ha creato grande interesse con la partecipazione di Madonna e altre icone asiatiche, evidenziando l’importanza crescente delle star asiatiche nel panorama della moda. La potenza del star power continua a dimostrarsi un asset fondamentale per le case di moda che cercano di massimizzare il loro appeal.
Parallelamente, a Parigi, marchi come Rick Owens, Schiaparelli e Vivienne Westwood hanno mostrato tassi di engagement spiccatamente elevati grazie alle loro proposte innovative. La sperimentazione e la creatività , infatti, sono diventate caratteristiche distintive in un contesto in cui il pubblico cerca nuove esperienze e idee fresche.
Trend emergenti e le prospettive future nella moda
L’analisi condotta da SocialData rimarca che Gucci continua a essere il brand che spicca a Milano, con performance eccellenti su tutte le piattaforme digitali. Bottega Veneta si distingue per la sorprendente capacità di attrarre visualizzazioni, stabilendo un importante benchmark. A Parigi, Saint Laurent si è avvalso di un considerevole numero di visualizzazioni, mentre Valentino ha dimostrato di avere una solida connessione emotiva con il pubblico grazie all’entusiasmo generato dal debutto di Alessandro Michele.
In questi eventi si configura un nuovo scenario in cui l’innovazione e la creatività sembrano relegare al secondo piano il mero numero di follower. La straordinaria fusione tra esperienze fisiche e digitali, rappresentata dal Fashion Led Cube di Urban Vision, nonché l’attenzione crescente verso il talento asiatico, delineano una moda in continua evoluzione, sempre più globale e multimediale.
Gianluca De Marchi, partner di SocialData e AD di Urban Vision, sottolinea come l’interazione tra fisico e digitale stia diventando una realtà irrefrenabile, trasformando i social media nel fulcro di questa metamorfosi. “Il risultato è un’esperienza autentica, condivisa con il pubblico, che si sente parte di un processo in continua evoluzione.”