L’attesa è finita per gli amanti dell’arte: venerdì 22 novembre, presso la Basilica di Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta-Lapis Museum, si svolgerà una conferenza stampa per presentare la mostra ‘Impressionisti e la Parigi fin de siècle’. Questa esposizione, che aprirà al pubblico il giorno successivo, rappresenta un’importante occasione per esplorare la storia e l’evoluzione dell’Impressionismo, un movimento che ha lasciato un segno indelebile nell’arte mondiale.
Dettagli dell’esposizione
La mostra, prodotta da Navigare srl in collaborazione con la Fondazione Pietrasanta e il Lapis Museum, ha ricevuto il patrocinio dalla Regione Campania e dal Comune di Napoli. Saranno presentate 69 opere realizzate da 40 artisti, con una predominanza di autori francesi tra cui nomi illustri come Corot, Cézanne, Degas, Manet, Renoir e Monet. Gli artisti esposti permetteranno ai visitatori di immergersi nel clima culturale di Parigi alla fine del XIX secolo, un periodo caratterizzato da cambiamenti profondi e rivoluzionari.
Le opere saranno suddivise in tre sezioni principali che delineano un percorso narrativo visivo. In questa esposizione, 150 anni dopo la prima mostra impressionista del 1874, il pubblico avrà l’opportunità di scoprire il contesto storico e sociale che ha favorito la nascita di questo movimento. Il coordinamento e la cura dell’evento sono affidati a Vittorio Sgarbi e Stefano Oliviero, esperti nel settore.
Le tre sezioni della mostra
La prima sezione, “La rivoluzione realista e l’Ecole de Barbizon. La strada verso l’Impressionismo”, esplorerà i fondamenti realisti che hanno preceduto l’impatto dell’Impressionismo e come questi si siano evoluti grazie a vari artisti e correnti. Già in questo segmento si potrà assaporare la transizione tra determinati stili, sottolineando il passaggio dall’arte accademica alla rappresentazione più autentica e naturale dell’esperienza visiva.
La seconda sezione, “La conquista degli Impressionisti”, sarà dedicata alle opere che hanno segnato il trionfo di questo movimento, mostrando come gli artisti abbiano abbandonato le tradizionali tecniche pittoriche. In questa parte sarà possibile osservare come la luce, il colore e il momento abbiano favorito la creazione di opere che, a loro volta, hanno influenzato non solo la pittura, ma anche altri ambiti artistici.
L’ultima sezione, “Dopo la conquista: l’arte non è solo riproduzione”, si concentrerà sulle nuove direzioni che l’arte ha intrapreso dopo il periodo impressionista. Esaminerà come i post-impressionisti abbiano reinterpretato le tecniche e quali nuove emozioni e idee siano emerse nel panorama artistico successivo, aprendo alla nascita di altre correnti.
Volti noti all’inaugurazione
L’evento di inaugurazione vedrà la partecipazione di figure importanti del mondo dell’arte e della cultura. Vittorio Sgarbi, noto critico e curatore, sarà presente per aprire le danze e dare il benvenuto ai partecipanti. Al suo fianco ci saranno Stefano Oliviero e Salvatore Lacagnina, quest’ultimo ideatore e produttore della mostra per la società Navigare srl. Raffaele Iovine, presidente dell’Associazione Pietrasanta Polo Culturale ETS, contribuirà con un intervento mirato a valorizzare l’intero progetto e il suo impatto culturale sul territorio.
Con questa mostra, Napoli avrà l’opportunità di confrontarsi con uno dei capitoli più significativi della storia dell’arte, attirando non solo esperti del settore, ma anche un pubblico più ampio desideroso di comprendere la bellezza e l’evoluzione dell’Impressionismo.
Ultimo aggiornamento il 20 Novembre 2024 da Armando Proietti