La città di Parma si prepara ad accogliere l’esposizione “Intorno ai ’70”, un’importante mostra che fa parte di un ciclo dedicato alla storia e alla cultura del Novecento italiano. Dopo l’evento del 2024, “Visioni possibili” che ha esplorato gli anni Sessanta attraverso la lente del Bauhaus, quest’ultima iniziativa promette di approfondire un decennio cruciale in cui creatività e tumulto sociale si intrecciano. Dal primo marzo al 4 maggio 2025, Palazzo Pigorini diventa il palcoscenico di un’esperienza visiva che invita a riflettere su ideologie, progetti e linguaggi che hanno caratterizzato e segnato l’epoca.
Un decennio di cambiamenti e innovazioni
La mostra si propone di illustrare gli anni Settanta non solo come un periodo di cambiamento sociale ma anche come un momento di grande fermento culturale e artistico. Curata dalla direttrice del CSAC, Cristina Casero, docente di Storia dell’arte contemporanea all’Università di Parma, “Intorno ai ’70” rappresenta un tentativo di dare voce a un periodo turbinoso, ricco di emozioni e conflitti. Attraverso le opere esposte, si esplorano le tensioni scaturite dagli eventi del Sessantotto, un anno cruciale che ha segnato l’inizio di una stagione di contestazione e di interrogativi sulle utopie della società contemporanea.
Artisti, designer e fotografi di questo periodo hanno affrontato non solo gli effetti dell’innovazione tecnologica, ma anche le inquietudini e i desideri di una popolazione in cerca di risposte a problemi mai risolti. Riflessioni critiche e proposte visive emergono in un contesto in cui il malcontento sociale si fa arte, offrendo al visitatore uno spaccato della società italiana di quegli anni.
Un dialogo tra opere e artisti
Nelle sale di Palazzo Pigorini, i lavori esposti creano un dialogo continuo tra le diverse forme d’arte e i vari linguaggi visivi che hanno contraddistinto l’Italia degli anni Settanta. Le fotografie di Mario Cresci e dell’agenzia Publifoto Roma conducono i visitatori attraverso la realtà quotidiana, mentre i bozzetti di noti stilisti come Walter Albini, Giorgio Armani e Krizia evidenziano l’impatto della moda sul modo di vivere e pensare.
Il design ha una presenza significativa all’interno della mostra, con opere di figure iconiche come Achille Castiglioni, Alessandro Mendini e Ettore Sottsass Jr. che dimostrano come l’estetica e la funzionalità possano convivere. In aggiunta, la satira di Alfredo Chiappori e Felis offre un’interpretazione critica e ironica della società , permettendo una visione più complessa e articolata del decennio.
L’esposizione include anche artisti contemporanei come Enrico Baj, Emilio Isgrò, Mario Schifano e tanti altri, che utilizzano la loro arte come una forma di contestazione e riflessione sugli eventi socio-politici del tempo, portando avanti narrazioni e visioni artistiche innovative.
Un percorso che anticipa il futuro
“Intorno ai ’70” non si limita a una celebrazione di un decennio passato, ma si configura anche come un anticipatore di ciò che verrà . La mostra serve da premessa a un’indagine attesa per il 2026 che si concentrerà sugli anni Ottanta, creando un continuum che collega periodi di significativi cambiamenti sociali e culturali. L’iniziativa rappresenta un’importante opportunità per riflettere su come questi eventi abbiano plasmato la società moderna, esaminando il legame tra arte, design e contesto sociale.
Con questo progetto, il Centro Studi e Archivio della Comunicazione dell’Università di Parma e il Comune di Parma ribadiscono la loro dedizione alla cultura e all’educazione attraverso l’arte, invitando il pubblico a esplorare, discutere e apprezzare le complessità del passato che continuano a influenzare il presente.