La recente esposizione “L’arte di viaggiare. L’Italia e il Grand Tour”, allestita al Museo Civico “Amedeo Lia” di La Spezia, ha raggiunto un significativo successo, attirando oltre 8.000 visitatori. Curata da Andrea Marmori e con un allestimento di Emanuele Martera, la mostra si è proposta di ricreare l’atmosfera dei viaggiatori dell’epoca che, tra il Settecento e l’Ottocento, esploravano l’Italia in cerca di bellezza, cultura e un buon vivere. Un’opportunità eccezionale per immergersi nella storia e conoscere opere straordinarie provenienti da prestigiose collezioni italiane.
Un’esposizione di grande valore storico e culturale
Il sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini, ha commentato con entusiasmo l’esito positivo della mostra. Quest’ultima ha offerto una serie di capolavori eccezionali che hanno permesso ai visitatori di ripercorrere i luoghi più iconici dell’Italia, come Venezia, Firenze, Roma e Napoli, e di scoprire anche le bellezze del Golfo della Spezia. L’esposizione si è rivelata un’importante occasione di valorizzazione della collezione Lia, arricchita da prestiti significativi dalle Gallerie Nazionali e dai Musei Civici, tra gli altri.
La mostra non si è limitata a esporre opere d’arte; ha proposto anche un programma di attività collaterali finalizzate a esplorare il tema del viaggio educativo e formativo. Questi eventi hanno offerto spunti di riflessione sull’importanza della cultura e delle esperienze formative per i giovani viaggiatori del tempo, venuti dalle aristocrazie europee in cerca di conoscenza e ispirazione.
I tesori artistici in esposizione
I visitatori della mostra hanno avuto l’opportunità di ammirare opere di artisti di grande rilievo, nonché dipinti che raccontano storie di viaggi e scoperte. Le opere esposte hanno coperto un ampio arco temporale e stilistico, permettendo di comprendere come l’arte e il paesaggio italiano abbiano influenzato e ispirato generazioni di artisti e viaggiatori.
Il valore culturale di quest’esposizione risiede non solo nei tesori artistici, ma anche nell’illustrazione di un periodo storico caratterizzato dalla ricerca della bellezza e dal collezionismo, dove l’arte e il viaggio erano strettamente legati. I visitatori hanno così potuto immergersi in un dialogo tra passato e presente, comprendendo appieno l’importanza del Grand Tour nel plasmare la cultura europea moderna.
Iniziative collaterali e attività future
Accanto alla mostra principale, il Museo Civico “Amedeo Lia” ha programmato una serie di iniziative collaterali per approfondire le tematiche relative all’articolo del viaggio, coinvolgendo i visitatori con conferenze, laboratori e visite guidate speciali. Fino al 23 marzo, il museo offre anche una mostra dedicata a Luca Cambiaso, incentrata sull’opera “L’adorazione dei pastori”, prestata dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e accompagnata da un disegno recentemente scoperto.
Queste attività dimostrano l’impegno del museo a promuovere la cultura e l’arte, stimolando l’interesse della comunità locale e non solo. La riflessione culturale e storica è un aspetto essenziale in un mondo dove il turismo e l’arte possono ancora trovare un dialogo proficuo e stimolante. La mostra “L’arte di viaggiare” ne è un esempio luminoso, capace di attrarre e coinvolgere un pubblico variegato, dal cittadino comune al turista curioso.
Ultimo aggiornamento il 13 Gennaio 2025 da Laura Rossi