La Mostra Mercato del Tartufo di Apecchio rappresenta un appuntamento annuale di grande rilevanza nel panorama enogastronomico italiano, ormai alla sua 42esima edizione. Questa manifestazione, che segna l’inizio della stagione del pregiato tartufo, accoglie visitatori e appassionati da ogni parte d’Italia per celebrare uno dei prodotti più pregiati della cucina italiana: il Tuber Magnatum Pico, conosciuto come tartufo bianco. Con l’obiettivo di offrire un’esperienza autentica, la mostra non si limita al solo prodotto, ma abbraccia anche l’arte, la cultura e le tradizioni enogastronomiche del territorio marchigiano.
Una tradizione che affonda le radici nella cultura locale
Apecchio, situata ai piedi dell’Appennino, è un borgo recentemente premiato con la Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, un riconoscimento che attesta la qualità dei suoi servizi turistici e la bellezza del suo paesaggio. La Mostra Mercato si svolge tra le vie e i vicoli del centro storico, creando un’atmosfera magica dove si può respirare l’autenticità delle tradizioni locali. Ogni anno, la manifestazione attira una moltitudine di visitatori, tra cui esperti gastronomi, principi e curiosi, tutti desiderosi di vivere un’esperienza sensoriale unica.
L’evento è caratterizzato dalla nomina del Re Tartufo, una figura simbolica che rappresenta l’ambasciatore del tartufo e di Apecchio. Questo riconoscimento, ambito e celebrato, viene conferito a un ospite di rilievo, sottolineando ulteriormente l’importanza culturale che il tartufo riveste nel territorio. La manifestazione diventa così un palcoscenico non solo per la degustazione di piatti prelibati, ma anche per la promozione della cultura e delle tradizioni marchigiane.
L’arte della gastronomia: abbinamenti e preparazioni
Un elemento distintivo della Mostra Mercato di Apecchio è rappresentato dall’Alogastronomia, un’arte che combina il tartufo a birre artigianali locali, provenienti dai birrifici della zona. La particolare qualità dell’acqua cristallina del Monte Nerone permette la produzione di birre uniche e straordinarie, che si prestano ad abbinamenti gastronomici specifici. In questo contesto, le birre ambrate accompagnano piatti a base di carne, mentre quelle fresche e fruttate si sposano perfettamente con i primi piatti al tartufo.
Ma il festival non si limita solo a queste prelibatezze: il bostrengo, dolce tipico di Apecchio, è un must per i visitatori che vogliono assaporare la tradizione locale. Riconosciuto con una denominazione De.co., rappresenta il legame profondo tra la comunità e il proprio patrimonio culturale. Anche piatti semplici, come la coradella e il salmì del prete, sono protagonisti della manifestazione, dimostrando come la cucina marchigiana riesca a regalare emozioni anche partendo da ingredienti umili.
Un programma ricco di eventi e attività
Da venerdì 4 ottobre, il borgo di Apecchio vivrà una settimana di festività ricca di eventi e iniziative. Le osterie locali, nascoste nelle monumentali cantine del centro storico, si preparano ad aprire le loro porte ai visitatori offrendo piatti a base di tartufo e specialità locali. Questa occasione consente di esplorare spazi inaccessibili in altri periodi dell’anno, immergendosi completamente nella cultura gastronomica del luogo.
Un’apposita giuria ha il compito di valutare i piatti e le bevande offerte dalle osterie, conferendo premi per le migliori preparazioni al tartufo e per le birre locali. Il sabato sarà caratterizzato da un’inaugurazione ufficiale, che prevede passeggiate nei luoghi di raccolta del tartufo, mostre fotografiche e laboratori creativi. Le strade del borgo si animeranno con band musicali, giocolieri e artisti di strada, rendendo l’atmosfera festosa e coinvolgente.
Nella giornata di domenica, la tradizionale fiera si estenderà per le vie del paese, con la consegna del Premio “Apecchio Città della Birra – Franco Re” nella piazza principale. Non mancheranno mercatini, visite guidate e pranzi nei ristoranti locali, mentre nel pomeriggio è prevista la presenza del tanto atteso Re Tartufo, la cui identità viene mantenuta segreta fino all’ultimo.
L’evento, che non potrebbe realizzarsi senza la collaborazione della Pro Loco di Apecchio e dei cantinieri, beneficia anche di supporto finanziario da parte di fondi regionali, dimostrando l’impegno collettivo per la valorizzazione del patrimonio enogastronomico locale e dei suoi prodotti unici.
Ultimo aggiornamento il 25 Settembre 2024 da Donatella Ercolano