Le parole di Liliana Segre diventano un’esperienza artistica che invita alla riflessione e alla speranza. La mostra ‘Tu sei la memoria della mia notte’, realizzata dall’artista Marcello Maloberti, sarà visitabile al Memoriale della Shoah di Milano dal 16 marzo fino al termine dell’esposizione. Questo progetto si inserisce nel contesto di una continua esplorazione del dolore e della memoria, elementi fondamentali per affrontare il passato e promuovere una visione di pace per il futuro.
La genesi della mostra e il legame con Liliana Segre
Marcello Maloberti, artista di fama, ha voluto costruire la mostra sui principi espressi nella poetica di Liliana Segre, senatrice a vita e testimone della Shoah. La mostra rappresenta un’evoluzione del lavoro che Maloberti sta portando avanti presso il PAC , dove l’opera ‘Invitami notte a immaginare le stelle’ ha già suscitato interesse e discussione. Le parole di Segre, che hanno ispirato quest’esposizione, affrontano temi di speranza e resistenza, elementi che perpetuano la memoria di un passato tragico.
Maloberti ha scelto di integrare tre frasi significative della scrittrice nei suoi ‘quadri’, creando un legame diretto tra l’artista e il suo soggetto. Queste frasi sono presentate su fondali bianchi mediante la scrittura a matita, appese con mollette di metallo che richiamano l’estetica delle “Martellate”, opere iconiche di Maloberti. Ciò permette ai visitatori di avvicinarsi alle parole stesse, invitandoli a riflessioni personali e interpretative.
Il significato delle opere esposte
Le frasi di Liliana Segre esposte nella mostra sono cariche di emozione e significatività . Dai titoli come ‘Notte saltami nel buio acceso’, ‘Cadono le stelle a terra e il silenzio tace’, fino a ‘La pioggia cuce la terra al cielo’, queste opere portano il visitatore a confrontarsi con immagini forti e poetiche, derivanti dalla mente di chi ha vissuto esperienze inimmaginabili.
Marcello Maloberti evidenzia l’importanza di queste espressioni, sottolineando come, per Segre, il cielo e le stelle rappresentassero un punto di speranza anche nel contesto del dolore. Ogni scritta invita a un dialogo interiore, a una connessione tra il passato e il presente, spingendo i visitatori a considerare le loro esperienze private alla luce delle parole di Segre. L’arte diventa, in questo modo, un veicolo di sensazioni e riflessioni.
Un messaggio di speranza e necessità di riflessione
Maloberti conclude il percorso espositivo con l’installazione della scritta luminosa ‘Tu sei la memoria della mia notte’, posizionata in modo tale da essere letta solo dagli ‘abitanti del cielo’. La scelta di questa collocazione costringe lo spettatore a riflettere sull’interpretazione di un messaggio che scavalca il tempo e lo spazio. Con la sua luce, l’opera funge da simbolo di speranza e da porta per un futuro migliore, invitando ciascun visitatore a considerare il proprio ruolo nella costruzione della memoria collettiva.
L’artista, parlando della sua opera, ha messo in evidenza l’importanza della parola e della poesia nei momenti di crisi, affermando che l’odio e le guerre non conducono a nulla di positivo. La necessità di comunicazione e intimità attraverso l’arte rende la mostra un’importante occasione di incontro e riflessione, richiamando il pubblico all’importanza di non dimenticare la storia e alla potenza del ricordo come strumento per il cambiamento.
Ultimo aggiornamento il 22 Gennaio 2025 da Armando Proietti