La natalità in Trentino: il desiderio di avere figli e le difficoltà realizzative

Un report del 2023 rivela che il 50% dei trentini desidera più figli di quanti ne abbia, evidenziando un divario tra aspirazioni familiari e realtà, influenzato da preoccupazioni economiche e difficoltà lavorative.
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La natalità in Trentino: il desiderio di avere figli e le difficoltà realizzative - Gaeta.it

Un recente report elaborato dall’Ispat rivela aspetti significativi riguardanti il desiderio di maternità e paternità tra la popolazione trentina. Questo studio, realizzato nel 2023, ha coinvolto oltre 4.100 individui, approfondendo le intenzioni familiari e mettendo in luce il disallineamento tra desideri e realtà. Questi dati sono cruciali per capire il panorama demografico attuale e le sfide future in materia di natalità nella regione.

Un divario tra desiderio e realizzazione

L’analisi evidenzia che quasi il 50% della popolazione adulta trentina esprime un desiderio di maggiori figli rispetto a quelli effettivamente avuti. Maurizio Fugatti, presidente della Provincia di Trento, ha sottolineato come questo “divario” debba spingere la comunità e il governo provinciale a lavorare per rimuovere gli ostacoli alla realizzazione dei progetti familiari. Il report invita a riflettere sulle ragioni di questa discrepanza.

Molti trentini si trovano a fronteggiare situazioni che non permettono loro di realizzare le proprie aspirazioni familiari. L’analisi mette in evidenza l’importanza di affrontare queste problematiche per permettere ai nuclei familiari di esprimere al meglio i propri desideri di crescita e di includere nuovi membri nella loro famiglia.

La dinamica demografica e il tasso di fecondità

Il report rivela una tendenza preoccupante nel Trentino: un calo della natalità, accompagnato dall’invecchiamento della popolazione. Il tasso di fecondità attuale, pari a 1,37 figli per donna, è in flessione rispetto agli anni precedenti ed è inferiore a quello medio dell’Unione Europea, che si attesta su 1,46 figli per donna. Questi dati pongono il Trentino in una posizione di maggiore fertilità rispetto al Nord-est e all’Italia , ma rimangono comunque lontani da un valore che possa garantire un equilibrio demografico sostenibile.

La crescita della popolazione trentina è principalmente attribuibile al saldo migratorio, mentre il saldo naturale è negativo dal 2015. La situazione evidenziata dal report richiede un attento monitoraggio e strategie mirate da parte delle autorità provinciali per affrontare le problematiche legate a famiglie e natalità.

I desideri di genitorialità e le preoccupazioni economiche

Alla domanda su quale sia il numero ideale di figli, il 40,1% della popolazione trentina esprime il desiderio di avere due figli, mentre solo il 4,9% afferma di non volerne nemmeno uno. Un altro elemento interessante emerso dal report è che il 30,4% dei partecipanti ha attualmente il numero di figli desiderato, ma ben il 43,8% ha sotto-realizzato le proprie aspirazioni di genitorialità.

A rendere complicata la decisione di espandere la famiglia, le preoccupazioni economiche giocano un ruolo cruciale, soprattutto tra gli uomini, con il 28,5% del campione che cita questo fattore come uno dei principali ostacoli. D’altro canto, le donne evidenziano le difficoltà di conciliazione tra lavoro e vita familiare come il principale freno, con il 25,4% che riconosce questa sfida.

Questi dati pongono interrogativi sui sostegni necessari per incoraggiare le famiglie a progettare una crescita, non solo in termini di politiche pubbliche, ma anche di cultura sociale attorno alla genitorialità e al supporto per le famiglie emergenti.

Ultimo aggiornamento il 21 Novembre 2024 da Armando Proietti

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