Il settore nautico di Genova si trova di fronte a sfide significative, illustrate durante l’assemblea di Genova for Yachting, intitolata “Genova e la Grande Nautica: da scommessa vincente a leadership mondiale“. L’incontro ha avuto luogo al Palazzo della Borsa, dove esperti del settore hanno discusso la necessità di sviluppare progetti concreti per migliorare la formazione, le infrastrutture e la pianificazione economica. Questi aspetti sono fondamentali per rafforzare la posizione di Genova nel mercato mondiale della nautica, un settore in costante evoluzione.
La sfida della leadership globale nella nautica
Durante l’assemblea, Giovanni Costaguta, presidente di Genova for Yachting, ha sottolineato l’importanza di un approccio sistemico per affrontare le sfide del settore. Affermando che è cruciale unire le esigenze di tutti gli operatori del cluster nautico, Costaguta ha evidenziato come il mercato stia accogliendo yacht di dimensioni sempre più grandi. Tuttavia, non si deve trascurare il segmento delle imbarcazioni tra i 25 e 50 metri, che rimane fondamentale per la competitività della città.
Il presidente ha anche accennato a un report dell’agenzia Teha, che analizza l’impatto economico e sociale della nautica professionale. Questo studio ha rivelato una flessione significativa nel mercato delle imbarcazioni di media lunghezza, un segnale preoccupante per l’industria locale. Le difficoltà logistiche e l’isolamento della città hanno avuto un impatto negativo nel 2024 e, a questa situazione, si aggiunge la concorrenza di altre regioni che si sono attrezzate in modo più efficace per gestire yacht di dimensioni simili.
Infrastrutture e investimenti: il futuro della nautica genovese
Genova ha raggiunto una posizione centrale nel mercato nautico grazie a investimenti privati in infrastrutture e cantieri. Alberto Amico, portavoce dei cantieri di Genova for Yachting, ha messo in luce i progressi fatti in termini di sviluppo infrastrutturale, che ha permesso alla città di attrarre investimenti e opportunità. Tuttavia, il rischio di perdere competitività è reale, soprattutto considerando che nuovi centri e cantieri per yacht di grandi dimensioni sono stati creati in Italia e all’estero negli ultimi tre anni.
La chiave, secondo Amico, è l’attivazione di partnership tra pubblico e privato, in modo da realizzare un piano di sviluppo condiviso che possa mantenere Genova competitiva. Il portavoce ha sottolineato che il mercato richiede spazi adeguati e strutture capaci di accogliere yacht da 35 a oltre 100 metri, il che implica un intervento mirato nella pianificazione urbanistica e portuale della città.
La necessità di un dialogo costruttivo con le istituzioni
Amico ha espresso il desiderio di riprendere il dialogo con le istituzioni locali per affrontare le problematiche attuali del settore. La speranza è che il rinnovo delle nomine e delle elezioni politiche possa facilitare una ripresa del confronto tra operatori e amministrazioni. La mancanza di un approccio collaborativo ha penalizzato il comparto nautico, che si trova a dover competere in un mercato globale altamente dinamico e complesso.
Genova possiede una visione chiara e progetti concreti, ma occorre un impegno comune per trasformare queste proposte in realtà. Il futuro della nautica a Genova dipende dalla capacità di attrarre investimenti, migliorare le infrastrutture e rispondere in modo efficace alle nuove sfide del mercato. L’assemblea di Genova for Yachting rappresenta quindi un importante passo verso la definizione di strategie che possano garantire alla città un ruolo da protagonista nel panorama della nautica mondiale.