La nave da ricerca Laura Bassi in visita a Trieste: scoperte e esplorazioni polari

La nave da ricerca Laura Bassi, unico rompighiaccio italiano per la ricerca oceanografica nei mari polari, sarà aperta al pubblico a Trieste dal 27 al 29 settembre. I visitatori potranno esplorare laboratori e ascoltare storie delle spedizioni scientifiche. Dopo l’evento, la nave partirà per Nuova Zelanda, continuando il suo importante lavoro di ricerca nelle regioni…
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La nave da ricerca Laura Bassi in visita a Trieste: scoperte e esplorazioni polari - Gaeta.it

La nave da ricerca Laura Bassi, l’unico rompighiaccio italiano dedicato alla ricerca oceanografica nei mari polari, sbarca a Trieste per un evento straordinario. In occasione di Trieste Next e di Sharper-Notte dei ricercatori, dal 27 al 29 settembre, la nave aprirà le sue porte al pubblico, offrendo un’opportunità unica di esplorare il mondo scientifico e le meraviglie dell’oceano. Questo viaggio rappresenta non solo una visita, ma anche un’importante occasione per scoprire le storie dietro le spedizioni scientifiche e la ricerca delle frontiere più estreme del nostro pianeta.

La nave da ricerca Laura Bassi: caratteristiche e importanza

La Laura Bassi è una nave progettata per compiere ricerche nei mari più freddi del mondo, inclusi l’Antartide e l’Artico. Di proprietà dell’OGS , la nave ha un’importante funzione nel campo dell’oceanografia e del cambiamento climatico. Dotata di una stazza di 4028 tonnellate, misura 80 metri di lunghezza e 17 metri di larghezza, rendendola particolarmente robusta e manovrabile.

Una delle sue caratteristiche distintive è il sistema di posizionamento dinamico, che consente alla nave di mantenere la posizione con una precisione notevole, all’interno di un metro. Questo è fondamentale per le operazioni di ricerca, che richiedono stabilità e accuratezza durante la raccolta di dati scientifici. La robustezza della struttura permette anche alla nave di affrontare mari ghiacciati senza rischiare danni, consentendo ai ricercatori di esplorare aree che altrimenti sarebbero inaccessibili.

La Laura Bassi ha recentemente ottenuto un primato mondiale, raggiungendo la latitudine di 78° 44.280′ S nella Baia delle Balene durante la 38esima Spedizione italiana del Programma Nazionale di Ricerche in Antartide. Questo traguardo segna un passo importante per la comunità scientifica italiana e offre nuove opportunità di studio e ricerca nelle regioni polari.

Visite e attività a bordo della Laura Bassi

Durante il periodo di apertura al pubblico a Trieste, i visitatori avranno l’occasione di esplorare diverse aree della nave. Sarà possibile accedere al ponte di comando, alla sala controllo macchine e agli ampi laboratori, dove i ricercatori conducono esperimenti e raccolgono dati cruciali per comprendere l’ecosistema oceanico.

Oltre alla visita, i partecipanti potranno ascoltare affascinanti racconti delle esplorazioni polari, scoprendo l’importanza delle ricerche nei mari estremi e l’impatto del cambiamento climatico su questi ecosistemi fragili. Sarà un’opportunità per approfondire tematiche scientifiche di grande attualità e ricevere informazioni direttamente dagli scienziati coinvolti nelle spedizioni.

Questa iniziativa non è solo un’apertura alla scoperta, ma anche un modo per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della ricerca polare e della salvaguardia degli ambienti naturali, spingendo i visitatori a riflettere sull’impatto delle attività umane sui mari e su come le scoperte scientifiche possano contribuire a un futuro sostenibile.

Futuro della nave dopo Trieste

Al termine dell’evento a Trieste, la Laura Bassi non rimarrà ferma. Dopo la sua permanenza nel porto, la nave si dirigerà verso Nuova Zelanda, passando per Panama. Questa prossima fase evidenzia l’impegno della nave come strumento di ricerca attivo e dinamico nel panorama scientifico internazionale. Le programmazioni di navigazione e le varie campagne di ricerca continuano a confermare come la Laura Bassi giochi un ruolo cruciale nel permettere agli scienziati di esplorare e studiare regioni marine sempre più remote.

La combinazione di tecnologia avanzata, un equipaggio esperto e l’intento di contribuire alla comunità scientifica internazionale rendono la Laura Bassi un simbolo di progresso nella ricerca oceanografica, con un futuro che promette nuove scoperte e opportunità di apprendimento.

Ultimo aggiornamento il 24 Settembre 2024 da Sara Gatti

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