Sabato prossimo, nel pomeriggio tra le 14 e le 15, la nave umanitaria Ocean Viking di Sos Mediterranee arriverà al porto di Ancona, portando a bordo 196 migranti naufraghi. Le operazioni di accoglienza saranno gestite dalla Prefettura di Ancona e coinvolgeranno diverse associazioni di assistenza, istituzioni e forze dell’ordine. La situazione dei migranti a bordo è complessa e richiede un’attenta valutazione delle condizioni di salute di alcuni di loro.
Arrivo della Ocean Viking e assistenza programmata
L’attracco della Ocean Viking è atteso con particolare attenzione, considerando la situazione delicata dei migranti a bordo. Tra i 196 naufraghi ci sono soltanto una donna maggiorenne e nove minori non accompagnati, il che pone la necessità di un’assistenza adeguata e tempestiva. Tra i migranti, vi sono anche due persone che presentano gravi patologie e fragilità , che saranno sottoposte a controlli medici immediati al momento dello sbarco, con la possibilità di trasferimenti in ospedale se necessario.
Ad Ancona, le operazioni di assistenza saranno organizzate in modo efficiente e meticoloso, seguendo i protocolli standard previsti per tali situazioni. Le associazioni umanitarie, insieme alle forze dell’ordine, garantiranno il supporto necessario e l’adeguata gestione della situazione, assicurando che ogni migrante riceva le cure e l’assistenza di cui ha bisogno.
Nazionalità e composizione dei migranti
La Ocean Viking ha salvato i migranti in due distinti interventi nel Mar Mediterraneo, davanti alle coste libiche. Tra le nazionalità rappresentate a bordo, prevalgono i Bangladeshi, che costituiscono il 64% dei naufraghi con 126 persone. Seguono i migranti provenienti dal Pakistan con 52 unità , e dall’Egitto con 5. Le altre nazionalità includono 4 migranti dal Sud Sudan, 3 dal Nord Sudan, 3 dalla Siria, 2 dall’India e 1 dal Marocco.
Questa composizione dimostra la continua attitudine di persone in fuga da situazioni di crisi politiche e sociali nei loro paesi d’origine, unite dalla speranza di trovare una vita migliore in Europa. Questo arrivo, il primo da giugno con 67 naufraghi, si inserisce in un contesto di crescente pressione migratoria nel Mediterraneo e della necessità di interventi umanitari.
Destinazione dei migranti e gestione post-sbarco
Dopo lo sbarco, tutti i migranti saranno sottoposti a controlli preliminari presso l’impianto sportivo Paolinelli in Baraccola, dove saranno ospitati temporaneamente. La gestione della loro accoglienza continua prevedere una ripartizione nei vari centri di accoglienza dislocati sul territorio italiano. In particolare, cento dei migranti saranno trasferiti in Piemonte, 46 in Abruzzo e 50 nelle Marche.
Per quanto riguarda i minori non accompagnati, cinque di loro saranno ospitati in centri di seconda accoglienza Sai e quattro troveranno sistemazione nelle Marche. Questo aspetto è cruciale, considerato l’alto fabbisogno di attenzione e cura per i minori in questa situazione.
Il sistema di accoglienza italiano continua così a rimanere sotto pressione, affrontando sfide significative in relazione alla gestione dei migranti, soprattutto quelli più vulnerabili e in difficoltà .