La nuova serie "Le onde del passato" in onda su Canale 5: l'emozionante storia di due amiche

La nuova serie “Le onde del passato” in onda su Canale 5: l’emozionante storia di due amiche

In arrivo su Canale 5 il 19 febbraio, “Le onde del passato” esplora tra mistero e rivelazioni le vite di Tamara e Anna, segnate da un trauma condiviso e relazioni profonde.
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La nuova serie "Le onde del passato" in onda su Canale 5: l'emozionante storia di due amiche - Gaeta.it

In arrivo su Canale 5, a partire da mercoledì 19 febbraio, la serie “Le onde del passato“, una produzione che promette di intrattenere e far riflettere. Liberamente ispirata al libro “Due sirene in un bicchiere” di Federica Brunini, questa serie è opera di RTI e Banijay Studios Italy, diretta da Giulio Manfredonia. La storia ruota attorno a Tamara Valente, interpretata da Irene Ferri, una figura centrale nel dramma che scaturisce da una vecchia aggressione. La narrazione esplora relazioni profonde e il peso del passato, in un intreccio di mistero e rivelazioni.

La trama e i personaggi

“Le onde del passato” segue le vite di Tamara e Anna, unite da un legame indissolubile segnato da un trauma condiviso. Venti anni prima, entrambe hanno subito un’aggressione sessuale, un avvenimento che ha segnato profondamente la loro esistenza. Tamara, ora sospettata di un omicidio, si trova costretta a rivedere le scelte fatte nel corso degli anni e ad affrontare demoni del passato.

Il racconto si sposta tra presente e ricordi, permettendo agli spettatori di comprendere le sfide che le protagoniste hanno affrontato nel corso del tempo. Le interpreti giovani delle due amiche, Emma Valenti e Emma Quartullo, danno vita ai sentimenti di confusione e lotta per la sopravvivenza emotiva. La serie si fa portavoce di storie di resilienza, esponendo il peso delle esperienze traumatiche che molte donne vivono in silenzio.

Intervista esclusiva con Emma Quartullo

Abbiamo avuto il piacere di intervistare Emma Quartullo, una delle giovani talentuose attrici del cast. Riguardo al suo ruolo di Tamara, ha condiviso un’intensa riflessione sul personaggio: “Tamara è molto forte e mi sento connessa a lei. Ha un’energia particolare e affronta un evento violento che la costringe a riconsiderare tutto.” Emma ha sottolineato l’importanza di affrontare temi delicati come la violenza in modo sincero, affermando che “perdonare non significa giustificare, ogni forma di violenza va condannata e affrontata.”

L’attrice ha anche rivelato di aver scoperto solo in età adulta dei traumi vissuti da sua madre, Elena Sofia Ricci, confermando così che tra le famiglie ci possono essere pesi non condivisi. Emma ha raccontato: “Mia madre ha parlato della sua esperienza solo quando io ero abbastanza grande per comprendere.” Questo legame personale arricchisce la sua interpretazione e offre una prospettiva autentica su un tema complesso.

Un’attrice in crescita e le sfide del mestiere

Emma Quartullo è figlia d’arte, con una madre e un padre entrambi dediti al mondo dello spettacolo. Nonostante questa eredità, lei ha affrontato il suo percorso con determinazione e coraggio. Riguardo alle aspettative legate al suo cognome, ha commentato: “Il pubblico è stato gentile con me, pochi segnali di disapprovazione. Lascio i giudizi agli altri, io voglio solo fare quello che mi piace.”

Il suo desiderio di non comune mostra come, sebbene sia cresciuta in un ambiente artistico, le insicurezze personali e la paura di deludere possano influenzare le sue scelte. Emma ha ammesso: “Non avrei mai voluto essere un’attrice. Ho sempre amato recitare, ma all’inizio la paura di non essere all’altezza mi ha ritardato.” Crescendo, ha imparato a dare più importanza ai desideri e meno alle paure, un’acquisizione che la rende una figura ispiratrice per i giovani artisti in cerca di affermazione.

Progetti futuri e aspirazioni

Guardando avanti, Emma Quartullo ha ambizioni chiare. Non si limita a recitare, ma sta attivamente lavorando in teatro, un settore che sta esplorando a fondo. Il suo progetto attuale, “Bei ricordi“, è orientato ai giovani sotto i 35 anni ed è una fonte di crescita personale e professionale. Inoltre, ha espresso il suo sogno di collaborare con registi di grande fama, citando Woody Allen come una delle sue aspirazioni nel campo cinematografico.

Quest’approccio al mondo della recitazione non solo evidenzia la determinazione di Emma, ma sottolinea anche la sua intenzione di contribuire a progetti significativi, in grado di toccare temi delicati e dare voce a chi spesso resta in silenzio. La sua carriera, pur ancora in fase ascendente, si profila come una delle più promettenti nel panorama teatrale e televisivo italiano.

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