Il 30 settembre 2025 prenderà il via la stagione musicale della fondazione Haydn, che propone un calendario ampliato di concerti sinfonici e opere. Il programma 2025/26 prevede una novità particolare: uno spettacolo d’opera che si sposta tra i castelli della regione, proponendo una formula itinerante che valorizza il territorio. La stagione si apre sotto la guida del direttore musicale ottavio dantone e del direttore principale alessandro bonato, insieme al regista in residenza fabio cherstich. La campagna abbonamenti parte il 13 maggio, mentre i biglietti singoli saranno disponibili dal 9 settembre.
protagonisti e ospiti di rilievo internazionale
Tra gli interpreti attesi spiccano nomi come mario brunello, che tornerà sul podio in doppio ruolo di direttore e solista. La sua partecipazione conferma l’attenzione verso grandi artisti capaci di offrire letture originali anche di repertori tradizionali. Michele mariotti, direttore musicale del teatro dell’opera di Roma, porterà parte della sua esperienza in questi appuntamenti, insieme a gabor takács-nagy, celebre per la sua direzione con la verbier festival chamber orchestra. Takács-nagy ha recentemente completato l’integrale delle sinfonie di Beethoven per Deutsche Grammophon, un’impresa che contribuisce a rafforzare la tradizione interpretativa dell’orchestra Haydn.
giovani direttori e nuove prospettive
Il cast artistico comprende anche giovani direttori internazionali chiamati a mostrare direzioni fresche e innovative, integrando così punti di vista diversi che arricchiscono il tessuto musicale della fondazione. Questo mix tra artisti affermati e nuove leve si propone di coinvolgere un pubblico ampio e variegato, amplificando la capacità attrattiva degli eventi.
una proposta culturale che unisce musica e territorio
Il titolo scelto dal direttore artistico giorgio battistelli, “musica d’arte für alle”, evoca un’idea di inclusività: la musica classica non deve essere un’esclusiva d’élite ma un’esperienza aperta a ogni ascoltatore. Con questo spirito, la stagione si caratterizza per la varietà e per la scelta di luoghi originali dove proporre l’opera, fuori dai teatri convenzionali.
L’opera itinerante tra i castelli della regione rappresenta un modo per far dialogare l’arte musicale con la storia e l’architettura locale. Questi spazi diventano cornici suggestive per spettacoli che possono attrarre nuovi pubblici e rafforzare il legame tra la comunità e la proposta culturale. Il progetto si inserisce in un filone di iniziative che cercano di superare le barriere tradizionali tra pubblico e musica, avvicinando la cultura a contesti meno conosciuti o frequentati.
un programma variegato tra barocco, classicismo e novecento
La stagione musicale riflette una scelta precisa nel costruire un percorso che affianca repertori e stili differenti. ottavio dantone aprirà la stagione con un concerto inaugurale dedicato a intrecci tra capolavori barocchi, classici e composizioni del novecento. Il progetto mette in luce un dialogo tra epoche, cercando di unire pubblico e musicisti in una dimensione ampia e inclusiva. Al centro del programma si alternano musiche della grande tradizione, privilegiate per il loro valore artistico, evitando tendenze effimere o mercificate del mondo musicale contemporaneo.
continuità e crescita artistica
thomas dausgaard, direttore ospite principale dell’orchestra Haydn da oltre tre anni, dirigerà due concerti durante questa stagione. La sua presenza sottolinea la continuità e la crescita artistica della formazione orchestrale. L’orchestra, impegnata in un cammino sempre più internazionale mantiene così un legame stretto con solisti e direttori di profilo elevato.
In attesa della campagna abbonamenti, che scatterà il 13 maggio, la fondazione Haydn conferma con questa stagione una tendenza alla crescita e al radicamento territoriale, senza rinunciare a confrontarsi con artisti di livello internazionale e a un repertorio che mescola passato e presente. I biglietti singoli disponibili dal 9 settembre consentiranno di partecipare anche a chi preferisce scegliere singoli eventi, allargando così l’accesso alla programmazione.