Negli ultimi tempi è emerso un cambiamento significativo nelle abitudini alimentari degli italiani: sempre più persone scelgono di seguire una dieta controllata o un regime alimentare specifico. Secondo l’indagine condotta dall’Osservatorio Sanità di UniSalute insieme a Nomisma su un campione di 1.200 partecipanti, il 51% degli italiani si attiene a una dieta o a un regime alimentare controllato. Tuttavia, solo il 19% di coloro che seguono una dieta lo fa sotto la supervisione di uno specialista del settore, come ad esempio un dietologo o un nutrizionista.
Le motivazioni dietro la scelta di seguire una dieta
Le motivazioni che spingono gli italiani a seguire una dieta sono molteplici e variano da persona a persona. Tra le ragioni più comuni ci sono il desiderio di sentirsi bene con se stessi e di mantenere la forma fisica , seguite dalla volontà di affrontare problemi legati al sovrappeso o all’obesità , dalla prevenzione di malattie e disturbi e dalla necessità di modificare l’alimentazione a seguito di valori anomali riscontrati nelle analisi del sangue .
Il predominio della dieta mediterranea e altre scelte alimentari
La dieta mediterranea si conferma come lo stile alimentare più diffuso tra gli italiani, indicato dal 45% dei partecipanti. Altri modelli alimentari seguiti sono le diete ipocaloriche , personalizzate in base alle esigenze individuali e iperproteiche . È interessante notare che il 5% degli intervistati si dichiara vegano o vegetariano, evidenziando una crescente consapevolezza verso scelte alimentari più sostenibili e etiche.
L’importanza delle buone abitudini alimentari per la salute
Oltre alla scelta di seguire una dieta controllata, il 46% degli italiani afferma di aver migliorato la propria alimentazione nell’ultimo anno, optando per un’approccio più sano ed equilibrato. Il 55% ritiene le buone abitudini alimentari un fattore fondamentale per preservare la propria salute, confermando l’importanza di un’alimentazione corretta nel mantenimento del benessere generale.
La preferenza per il cibo fatto in casa e le alternative
Nonostante lo stile di vita sempre più frenetico, il 70% degli italiani dichiara di consumare cibo cucinato in casa per la maggior parte dei pasti. Tuttavia, il 32% ammette di optare per cibi pronti o da riscaldare almeno 2-3 volte a settimana, mentre solo il 16% fa affidamento sui servizi di takeaway o delivery con la stessa frequenza. Questi dati evidenziano una preferenza per il cibo preparato in casa, nonostante la presenza di alternative veloci e comode sul mercato.