Chico Forti, condannato per omicidio, potrebbe presto incontrare la mamma a Trento. Il presidente delle Camere Penali del diritto Europeo e Internazionale, Alexandro Maria Tirelli, sottolinea che il detenuto potrebbe ottenere il permesso per i colloqui familiari e avviare il percorso di risocializzazione. La decisione di consegnare Forti all’Italia, basata su un accordo con gli USA, apre nuovi scenari per l’uomo di 65 anni.
Un possibile futuro di libertà
Secondo l’esperto di diritto internazionale, il conflitto normativo tra Italia e USA potrebbe risolversi a favore di Chico Forti con un possibile provvedimento clemenziale. Forti potrebbe beneficiare della libertà vigilata ai sensi dell’ordinamento italiano, visto che non è previsto l’ergastolo per il crimine commesso. L’avvocato Tirelli ipotizza che al termine del 26° anno di detenzione, Forti potrebbe ottenere la libertà vigilata, avvicinandosi così alla piena riabilitazione in un tempo massimo di 5 anni, sempre che mantenga una condotta esemplare.
Perplessità sull’accoglienza posta in aeroporto
Tirelli esprime perplessità riguardo all’accoglienza riservata a Chico Forti all’aeroporto, sottolineando l’inusuale accoglienza formale da parte di un presidente del Consiglio per un condannato per omicidio. L’avvocato evidenzia la sensibilità del governo italiano nel gestire la vicenda, ma suggerisce che tale attenzione dovrebbe essere estesa anche ai detenuti italiani nei penitenziari nazionali, evidenziando le criticità del sistema carcerario italiano.
Ultimo aggiornamento il 19 Maggio 2024 da Armando Proietti