Nel cinquecentesimo anniversario dalla partenza di lorenzo lotto da bergamo, l’accademia carrara ospita la pala di san bernardino, opera di grande rilievo proveniente dalla chiesa omonima a pochi passi dal museo. Il dipinto, solitamente inaccessibile al pubblico per via dei lavori di ristrutturazione della chiesa, viene esposto per permettere di ammirare uno dei capolavori più rappresentativi del pittore. Contemporaneamente, viene presentata una mostra fotografica di axel hütte, focalizzata sulle opere di lotto presenti nel territorio di bergamo.
lorenzo lotto e gli anni cruciali a bergamo
lorenzo lotto visse a bergamo tra il 1513 e il 1525, un arco temporale decisivo per la sua produzione artistica. Questo periodo segna una fase creativa particolarmente libera in cui il pittore veneziano consolidò il proprio stile e trattò temi religiosi con forti suggestioni emotive. Nel corso di quegli anni, lotto realizzò lavori che riflettono sia la tradizione veneziana, sia la cultura locale bergamasca, dando vita a opere di grande impatto visivo e spirituale. Tra queste, la pala di san bernardino rappresenta un esempio significativo dell’arte del tempo, in grado di rivitalizzare il dialogo tra arte e devozione in città.
il ruolo di bergamo nella carriera di lotto
La presenza di lotto a bergamo rese la città uno snodo importante della sua attività, anche per il confronto con altri maestri e la crescita di una committenza locale interessata a commissioni di alto profilo. L’influsso di lotto si ritrova in diversi capolavori conservati nella stessa accademia carrara, a dimostrazione dell’importanza culturale e artistica della sua esperienza bergamasca.
la pala di san bernardino: uno sguardo ravvicinato sul capolavoro
Proveniente dalla chiesa di san bernardino, a circa 500 metri dall’accademia carrara, la pala risulta al centro di un progetto di tutela che permette la sua mostra temporanea al pubblico. Questa iniziativa consente di osservare da vicino dettagli e tecniche pittoriche che altrimenti non sarebbero accessibili. Il dipinto, datato 1521, interpreta figure sacre con un realismo intenso e una composizione che coinvolge l’osservatore in una dimensione spirituale e visiva complessa.
un percorso espositivo dedicato a lotto
La pala si inserisce nel contesto degli altri sette capolavori di lotto conservati nel museo, creando un percorso espositivo che rigenera la conoscenza del maestro. La vicinanza geografica tra la chiesa e la galleria rafforza il valore del legame tra l’opera e la città di bergamo, oggi ribadito e valorizzato da questo tipo di iniziative culturali.
axel hütte e la mostra che illumina l’arte di lotto
Parallelamente alla mostra della pala, l’accademia carrara ospita una rassegna fotografica su lotto firmata da axel hütte, nato nel 1951 e appartenente alla scuola di düsseldorf. Curata da filippo maggia, la mostra propone immagini che si concentrano sui dettagli architettonici e sulle opere di lotto a bergamo e nel territorio circostante.
la fotografia come nuovo linguaggio artistico
Attraverso la fotografia, hütte mette in evidenza le relazioni tra luce naturale, spazio e i dipinti, restituendo una nuova prospettiva sul modo in cui le opere dialogano con l’ambiente circostante. Le sue inquadrature suggeriscono atmosfere raccolte e una lettura più ampia delle condizioni in cui l’arte di lotto si manifesta oggi. L’evento diventa così un confronto tra linguaggi artistici diversi, ponendo l’accento sull’interazione tra opera, luogo e spettatore.
L’iniziativa promuove la conoscenza di lorenzo lotto oltre il quadro, stimolando un’esperienza sensoriale complessa con la città di bergamo, luogo che ha segnato profondamente la sua traiettoria artistica.