La palla di pomodoro di Pesaro riacquista la targa storica grazie alla collaborazione pubblico-privato

La palla di pomodoro di Pesaro riacquista la targa storica grazie alla collaborazione pubblico-privato

La reinstallazione della targa de “La Sfera Grande” di Pomodoro a Pesaro celebra la sinergia tra arte e industria, sottolineando l’importanza della memoria storica e dello sviluppo culturale locale.
La palla di pomodoro di Pesaro La palla di pomodoro di Pesaro
La palla di pomodoro di Pesaro riacquista la targa storica grazie alla collaborazione pubblico-privato - Gaeta.it

Nella vivace cornice cittadina di Pesaro, la celebre scultura “La Sfera Grande” di Arnaldo Pomodoro ha riacquistato il suo storico riconoscimento. Questo simbolo distintivo della città, affettuosamente conosciuto dai pesaresi come “la Palla di Pomodoro“, è tornato a sfoggiare la targa che ne celebra la fusione in bronzo avvenuta nel 1998. Questa targa rappresenta non solo un pezzo di storia, ma anche un esempio tangibile di come la sinergia tra industria e istituzioni possa portare a risultati significativi.

Un incontro di culture e industrie

La cerimonia di reinstallazione della targa ha avuto luogo alla presenza di autorità locali, rappresentanti di Confindustria Pesaro-Urbino, e, in particolare, degli imprenditori che hanno contribuito alla creazione di quest’opera d’arte. La targa recuperata occupa la stessa posizione e mantiene le stesse dimensioni di quella sottratta qualche anno fa, sottolineando l’importanza della memoria storica per la comunità. Il sindaco di Pesaro, Andrea Biancani, ha espresso orgoglio per il ripristino, affermando che questa iniziativa è la prova concreta di quanto la collaborazione tra settore pubblico e privato possa giovare alla città. Questo approccio non solo preserva la storia locale ma arricchisce anche il tessuto culturale di Pesaro.

Alessandra Baronciani, presidente di Confindustria Pesaro-Urbino, ha aggiunto che questa installazione rappresenta una chiara dimostrazione di come arte e industria possano unirsi per realizzare progetti unici. Nelle sue parole risuona l’importanza di mantenere una connessione stretta tra il patrimonio artistico e il dinamismo del settore industriale.

Un valore aggiunto per il territorio

Durante la cerimonia, Anna Maria Mattioli, rappresentante della provincia di Pesaro-Urbino, ha rimarcato come questo evento inaugura un significativo momento celebrativo per la comunità. La reinstallazione della targa non si limita a riconteggiare la storia, ma inaugura anche un dialogo attivo tra arte, imprese e istituzioni. Questa tematica è particolarmente rilevante in un periodo in cui il valore dell’arte viene spesso messo a confronto con le esigenze economiche e di sviluppo delle comunità locali. La capacità di armonizzare questi elementi è ciò che permette a Pesaro di distinguersi come un centro vitale e culturalmente ricco.

Il settore manifatturiero come pilastro di sviluppo

Riccardo Pozzi, assessore comunale, ha colto questa opportunità per sottolineare l’importanza del settore manifatturiero per la città. Secondo Pozzi, questo settore ha storicamente rappresentato un volto fondamentale per Pesaro e dovrà continuare a farlo anche in futuro. La sinergia tra arte e industria non solo promuove la cultura, ma stimola anche l’economia locale, creando opportunità. È essenziale per la comunità sostenere queste collaborazioni per garantire una crescita bilanciata e duratura, integrando tradizione e innovazione.

L’atto di ripristino della targa sta quindi a significare molto più di un semplice ritorno di un oggetto, è un nuovo inizio per una proliferazione di idee e collaborazioni che possono rafforzare la città di Pesaro e renderla un esempio per altre comunità. La “Palla di Pomodoro” continua a brillare, non solo come opera d’arte, ma come simbolo di unità e progresso.

Change privacy settings
×